​Alla fiera del buon bere sua maestà il Prosecco

Venerdì 7 Aprile 2017 di Claudio De Min
Alla fiera del buon bere sua maestà il Prosecco
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VERONA - Avranno anche un fondamento (speriamo di no) le profezie delle Cassandre che annunciano per il Prosecco un futuro simile a quello dell'Asti Spumante, da clamoroso boom degli anni 60 al declino della bollicina dolce piemontese, spesso etichettata qui in Veneto da un impietoso "el vin dee giostre", il vino delle giostre, come drasticamente (e ingiustamente) lo banalizza oggi la vox populi (fra l'altro proprio nel momento in cui al contrario - si comincia molto ad apprezzare il fratello veneto, l'emergente Fior d'Arancio dei Colli Euganei). Fattostà che al momento la marcia trionfale non sembra arrestarsi, né in Italia né all'estero, e neppure la percezione dei consumatori, che continuano ad apprezzarlo per piacevolezza, immagine e prezzo, nonostante i costanti ritocchi all'insù. 

E, dunque, ecco che anche quest'anno il Prosecco (+10% sia nel mercato interno sia internazionale e vendemmia 2016 annunciata fra le migliori degli ultimi tempi), si conferma superstar e fenomeno del Vinitaly, la fiera mondiale del vino che domenica, a Verona, inaugura la sua edizione numero 51, con oltre 150 etichette e 90 aziende venete, con la recente candidatura ad entrare nella rosa dei siti Patrimonio dell'Umanità Unesco, il titolo di Città europea del Vino 2016 e l'inserimento, da parte della Citè du Vin di Bordeaux, tra i 22 paesaggi del vino più affascinanti al mondo.

Non solo: il Prosecco numeri e dati alla mano è stato, nell'ultimo anno, l'ancora di salvezza di un comparto il cui successo ha purtroppo emesso segnali di rallentamento: senza questo volano (e i suoi 2,7 milioni di ettolitri esportati) probabilmente si parlerebbe di stagnazione, visto che si cresce meno del 2015 e ad un ritmo più lento.
Ben venga, allora, un Vinitaly 2017 più attento che mai agli affari, tanto che il numero dei buyer anche da paesi (addirittura una ventina) all'esordio è in costante aumento: 28mila nel 2016, molti di più quest'anno e spazi sempre più ampi dedicati. Più professionisti, insomma, e meno visitatori generalisti e, dunque, meno caos, con l'aumento del costo dei biglietti (80 euro, 75 se acquistati on line - 120 l'abbonamento per 4 giorni, 115 se on line), la riduzione di omaggi e inviti e l'idea Vinitaly anche the City, evento da trentamila presenze in cinque giorni, attirate in centro città da degustazioni, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, musica. Mentre quest'anno si andrà oltre, coinvolgendo anche Bardolino, sul lago di Garda.
In più, assecondando le richieste sempre pressanti di una fetta crescente di appassionati anche Verona tende, anno dopo anno, a premiare maggiormente ecosostenibilità, ambiente e, in alcuni casi, una vera e propria svolta green. Una strada che per tornare in zona prosecco - da tempo percorrono aziende come Perlage nella Docg quella con la più lunga esperienza nel biologico (certificata dal 1985) ora anche con la creazione di sinergie e collaborazioni per il coinvolgimento di nuove aziende nel mondo bio attraverso un percorso di conversione. O come Cantina Pizzolato, che valorizza la sua linea senza solfiti con le nuove etichette in carta naturale, riciclata e certificata, dove la libellula rimane il simbolo di purezza di un posto incontaminato, come i vigneti dell'azienda biologica di Villorba. Fino alla giovane Mongarda la cui cifra stilistica è il fatto a mano.
Mentre anche la voglia di diversificare e andare oltre le bollicine ha coinvolto innumerevoli aziende, da Astoria di Refrontolo che festeggia i trent'anni (fatturato superiore ai 40 milioni) con tre vini completamente nuovi: due spumanti Honor dedicati alla nuova Doc Venezia, e il Ruden, blend rosso Veneto realizzato anche con uve di Marzemino passito.

Stessa strada battuta da le Manzane con un Marzemino Passito in una veste grafica rinnovata, con la quale la famiglia Balbinot porta a Verona un nettare gentile che incarna la tradizione centenaria del territorio. Il presente è luminoso ma il futuro del Prosecco, forse, è già cominciato.

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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