Ville e masserie: bando del demanio per il «turismo lento» /Gli immobili in Veneto e Fvg

Lunedì 4 Dicembre 2017
Ville e masserie: bando del demanio per il «turismo lento» /Gli immobili in Veneto e Fvg

In gara, in un bando del Demanio per rilanciare il «turismo lento» su percorsi storico-religiosi e ciclovie, l'affitto in 'concessione di valorizzazione' di ville, castelli e masserie. Ci sono anche immobili in Veneto e Friuli Venezia Giulia.


Tra gli altri il Castello di Blera vicino Viterbo (sulla Via Francigena), due masserie in Puglia (sulla Ciclovia Acqua), un ex molino in Lombardia (sulla Ciclovia VEnTO), il Castello Alimonda vicino Gorizia e il Castello di Montefiore a Recanati (su tracciati locali) ed il Fortilizio dei Mulini a Spoleto (sul Cammino di Francesco).

 

 

L'Agenzia del Demanio ha lanciato la «seconda gara del progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi per assegnare 48 immobili pubblici in concessione di valorizzazione a chi proporrà un valido programma di investimento e riqualificazione per recuperare castelli, ville, masserie ed edifici rurali distribuiti sui percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi italiani».

Da oggi sono operativi i bandi per i 16 immobili di proprietá dello Stato, poi arriveranno i bandi degli Enti locali per 32 immobili di loro proprietá. Iniziativa, sostenuta dai ministeri dei Beni Culturali e dei Trasporti, con «l'obiettivo di promuovere il turismo lento attraverso la rigenerazione di immobili inutilizzati, inseriti in suggestivi contesti paesaggistici e naturali, grazie ad investimenti capaci di trasformarli in nuovi contenitori di attività e servizi per i viaggiatori».

IN VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA
I bandi «sono aperti a tutti, anche agli stranieri»: in gara proposte per la «riqualificazione e riuso del bene», con un canone di concessione fino ad un massimo di 50 anni. Nella lista anche la casa cantoniera di Montescaglioso ed il comando Stazione Forestale di Atella in Basilicata; la 'Casa di Guardià e la birreria della Caserma Mameli a Bologna, e la Casermetta Ca d'Olmo a Ferrara; in Friuli Venezia Giulia la caserma della Guardia di Finanza 'Scriò' di Dolegna del Collo, in Liguria la Casa Falcinelli di Arcola; nelle Marche la Casa Nappi a Loreto; in Toscana un fabbricato rustico di Lucca ed un edificio residenziale di Pistoia; in Veneto la caserma Gdf 'Alberoni', la batteria Angelo Emo e la batteria Marco Polo, a Venezia, e la Stazione di Salionze Valeggio sul Mincio.

Con iniziative così si «da inizio anche ad una nuova economia», come per le ciclovie con un potenziale mercato «da 3 miliardi euro», o per i percorsi turistici ferroviari, commenta il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: «Ci sono tutti gli ingredienti per una avventura di successo», dice.
Mentre il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sottolinea il successo di «aver fatto sistema» con una «strategia del Paese su questi temi»; «Non siamo più solo di fronte all'opportunità di distribuire ricchezza e crescita», investendo sulle «potenzialità enormi» di nuove strade per arte e turismo ma - sottolinea Franceschini -«siamo anche di fronte ad una emergenza e ad una esigenza strategica del Paese: governare una crescita impetuosa».

Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 18:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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