Stabilizzare i precari, il consiglio regionale del Veneto sta con i vigili del fuoco

Mercoledì 5 Aprile 2017
Stabilizzare i precari, il consiglio regionale del Veneto sta con i vigili del fuoco
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VENEZIA - Dalla parte dei vigili del fuoco, dei precari e dei volontari, gente che salva vite umane e che aspetta di essere regolarizzata. Ieri la saletta riservata al pubblico di Palazzo Ferro Fini è stata gremita da decine di pompieri che hanno seguito i lavori del consiglio regionale del Veneto in attesa che venisse discussa la mozione della tosiana Giovanna Negro per «sostenere lo status dei vigili del fuoco discontinui e volontari».

In Veneto ci sono infatti circa 4mila volontari dei vigili del fuoco, alcuni effettivamente tali, altri in realtà precari, agenti che possono contare su 14 giorni di richiamo al lavoro (prima erano 20) e che non sanno se e quando potranno avere un posto fisso. A favore di questo personale discontinuo, lo scorso gennaio la commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati ha approvato la cosiddetta “risoluzione Fiano”, che dovrebbe portare alla stabilizzazione di tutti i precari dei vigili del fuoco. Ma quella risoluzione è rimasta in un cassetto. È per questo che un po’ in tutte le Regioni è in atto una mobilitazione per spingere il Governo a dare attuazione a quel provvedimento. E il Veneto non è rimasto a guardare: la mozione della consigliera Negro è stata sottoscritta in aula dai gruppi Misto Articolo 1 Mdp, M5S, Lega, Pd, FdI, Lista Moretti, Fi, Lista Zaia, Area popolare e quindi votata all’unanimità: 43 presenti, 43 voti favorevoli. La mozione sarà portata oggi dall’assessore Gianpaolo Bottacin all’attenzione della commissione Protezione civile della Conferenza Stato-Regioni e domani dal presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti alla Conferenza delle assemblee legislative. L’obiettivo è che tutte le Regioni premano sul Governo per dare attuazione alla stabilizzazione di questo personale.

Nella seduta di ieri il consiglio regionale ha approvato anche le modifiche al Piano strategico della casa in Veneto: per l’assessore Manuela Lanzarin (Lega) le Ater avranno meno vincoli nell’impiego dei proventi delle vendite, mentre Piero Ruzzante (Mpd) ha contestato l’impostazione di fondo «che prevede la privatizzazione degli alloggi e l’aumento dei canoni». Con voto unanime sono state poi approvate le norme per la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli. (al.va.)
Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 06:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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