Veneto strade “copia” la Regione: «Bisogna rispettare gli orari di lavoro»

Domenica 9 Luglio 2017
Veneto strade “copia” la Regione: «Bisogna rispettare gli orari di lavoro»
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Ilaria Bramezza docet. La lettera del segretario generale della Programmazione della Regione Veneto, Ilaria Bramezza appunto, ormai fa giurisprudenza: nelle società e negli enti strumentali di Palazzo Balbi si seguono le indicazioni della Lady di Ferro. Ossia, si invitano i dipendenti a osservare l'orario di lavoro e a timbrare il cartellino. Non solo: negli enti strumentali si va pure oltre, invitando i dipendenti a non perdersi in chiacchiere. È quanto sta succedendo in Veneto Strade, società partecipata per il 30% dalla Regione e per il resto dalle Province e dalle società autostradali. Ebbene, il direttore generale e amministratore delegato di Veneto Strade, Silvano Vernizzi, dopo aver letto la circolare inviata dalla Bramezza ai dirigenti regionali, ha fatto altrettanto con il proprio personale. Arrivando a invitare a non perdere troppo tempi davanti alla macchinetta del caffè e a non chiacchierare troppo tra colleghi. Della serie: se si è al lavoro, si lavora.
La lettera inviata da Vernizzi a tutto il personale ha il seguente oggetto: Rispetto orario di servizio. Ecco cosa scrive il direttore generale e amministratore delegato di Veneto Strade. «Recentemente, come si evince anche dalla lettura dei quotidiani, la Regione ha richiamato i propri dirigenti ad un rispetto puntuale dell'orario di lavoro. Con la presente si intende estendere a tutto il personale di Veneto Strade analoga raccomandazione. Sia in entrata che in uscita dal lavoro - scrive Vernizzi - si richiama l'attenzione dei dirigenti e del personale di Veneto Strade ad un puntuale rispetto degli orari tenendo conto di tutti i meccanismi di flessibilità previsti». E fin qui nulla di che. Vernizzi, però, richiama anche al senso etico. «Si ribadisce - scrive - l'obbligo dell'applicazione dei principi di correttezza nella gestione dell'orario del lavoro; ad esempio l'entrata seguita immediatamente dal caffè dopo la timbratura o le fittizie timbrature per l'uscita per il pranzo non rappresentano esempi di corretta gestione dell'orario. Infine - rincara Vernizzi - si rammenta di limitare all'indispensabile gli incontri tra colleghi con conseguenti chiacchierate, se non legati a ragioni di lavoro».
I dipendenti di Veneto Strade - in tutto 260 persone, ma togliendo i 150 che lavorano in strada ne restano 110, che poi sono quelli effettivamente interessati alla lettera di Vernizzi - sono stati inoltre avvisati che ci saranno verifiche. «Si rappresenta - scrive infatti Vernizzi - che verranno eseguiti controlli a campione e che il mancato rispetto delle norme citate costituisce grave infrazione disciplinare se non il reato di truffa ai danni della società». Pertanto - conclude il direttore generale e amministratore delegato d Veneto Strade - si richiama il personale «al rispetto di quanto esposto e comunque più in generale dei doveri dei dipendenti pubblici».
Va detto che la circolare della Bramezza ha provocato un putiferio al Palazzo Balbi e dintorni, tanto che, dopo l'insurrezione dei sindacati, è dovuto intervenire il vicepresidente e assessore al Personale Gianluca Forcolin per placare la polemica, proponendo un tavolo sul tema. Ma, essendo stati fatti dei controlli a campione da cui sono risultate assenze non fisiologiche di dirigenti, bisognerà vedere cosa farà adesso la Regione.
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Ultimo aggiornamento: 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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