Veneto, il piano segreto per il referendum: pronta delibera per il voto

Domenica 16 Aprile 2017 di Angela Pederiva
Veneto, il piano segreto per il referendum: pronta delibera per il voto
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VENETO - Finora è rimasto avvolto dal massimo riserbo, ma il piano per il referendum sull'autonomia è ormai pronto. La prossima settimana verrà pubblicata la delibera con cui la giunta veneta sarà chiamata a recepire le determinazioni di carattere organizzativo, elaborate dagli uffici regionali in questi mesi di lavoro preparatorio e necessarie per consentire lo svolgimento della consultazione popolare. A questo punto manca solo la data del voto, dettaglio tutt'altro che trascurabile e tuttora in mano al governatore Luca Zaia: a luglio o in autunno? Ma a giudicare dalla mole di adempimenti che Palazzo Balbi ha dovuto assumere e che qui Il Gazzettino è in grado di ricostruire, pare davvero trattarsi dell'ultimo tassello di un mosaico già molto complesso, articolato com'è in sei blocchi, sotto il coordinamento dell'Area programmazione e sviluppo strategico diretta da Maurizio Gasparin.
IL MATERIALE Il primo capitolo riguarda la predisposizione del materiale referendario. Le strutture incaricate hanno redatto lo schema di tre famiglie di documenti: le istruzioni e il modello di verbale per le operazioni dell'ufficio di sezione; i modelli di verbale per le operazioni degli uffici provinciali (incardinati nei Tribunali) e dell'ufficio centrale (costituito alla Corte d'appello di Venezia) per il referendum; modulistica varia, tra cui i verbali di consegna ai seggi con le relative buste, i manifesti per i Comuni, varie pubblicazioni e circolari sul pagamento delle spese. Risulta poi già scritta anche la bozza di decreto con cui Zaia indirà la consultazione, di cui è stato studiato pure l'invio ai municipi per l'affissione dei manifesti di convocazione dei comizi elettorali. Inoltre è stato definito il calendario referendario, con l'indicazione delle scadenze in capo ai vari soggetti.
LA STAMPA È stata bandita e dichiarata efficace la procedura negoziata per l'affidamento del servizio di grafica, stampa, confezionamento e consegna delle schede e del resto del materiale referendario. Ad aggiudicarsi la commessa è stata la Società Industrie Tipolitografiche di Casier (Treviso) per un importo di 218.796 euro più Iva. Una volta fissata la data del voto, sarà sottoscritto il contratto di fornitura.
LA PIATTAFORMA Subito dopo la convocazione sarà attivata anche la piattaforma informatica per l'elaborazione e la diffusione dei dati relativi al referendum. In ambiente di collaudo è comunque già disponibile il portale web contenente informazioni, istruzioni e scadenze. Inoltre è stato individuato il fornitore del servizio cloud che ospiterà 270 Referendum Veneto. Si tratta del sistema di raccolta e gestione dei dati riguardanti le operazioni ai seggi e lo scrutinio. L'applicazione è attualmente in corso di implementazione, anche grazie alle indicazioni emerse dagli incontri con i responsabili degli uffici elettorali di diversi Comuni. Il consiglio regionale ha poi affidato i servizi cloud e di sicurezza per l'elaborazione e la pubblicazione in tempo reale dei risultati.
LA COMUNICAZIONE È stata predisposta una proposta di piano di comunicazione «dai contenuti istituzionali e dai toni neutri ed imparziali», nonché la bozza della delibera per l'invio alla competente commissione consiliare. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha già trasmesso il parere sulla necessità che tale strumento rispetti la par condicio.
LE PREFETTURE Insieme alla Prefettura di Venezia, è stato delineato uno schema di intesa per la collaborazione tra la Regione e gli Uffici territoriali di governo del Veneto. Il ministero dell'Interno non ha ancora dato indicazioni ufficiali, ma dopo un vertice a Ca' Corner il prefetto Carlo Boffi ha inviato il testo al Viminale.
LA CONSEGNA - Stando a recenti contatti informali, la collaborazione delle Prefetture dovrebbe essere accordata, così da permettere l'affidamento diretto del servizio di trasporto del materiale elettorale; in quel caso è previsto che passino non più di 20 giorni dalla richiesta di preventivo alle ditte individuate per ciascuna provincia, all'effettiva consegna della merce. Palazzo Balbi sta comunque studiando anche un piano B, per «fronteggiare in completa autonomia» anche la necessità di esternalizzare pure il confezionamento dei pacchi, nell'eventualità in cui Roma dovesse negare l'aiuto al Veneto. Della serie: hai visto mai.
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Ultimo aggiornamento: 11:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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