Veneto e Friuli ballano con i lupi: «Diciamo no alla caccia selettiva»

Lunedì 30 Gennaio 2017 di Maurizio Bait - Alda Vanzan
Veneto e Friuli ballano con i lupi: «Diciamo no alla caccia selettiva»
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Passino gli animalisti della Lav, che da giorni stanno consegnando lettere ai governatori per chiedere di fermare «la strage dei lupi». Ma se al coro dei contrari al piano predisposto dal ministero dell’Ambiente si associano anche presidenti di Regione, e per giunta dello stesso partito di chi governa il paese, allora il problema si fa politico. E la “mattanza dei lupi” rischia di creare una (altra) crepa all’interno del Pd. Si dà il caso, infatti, che a dire no al cosiddetto Piano dei lupi sia anche Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia nonché vicesegretaria nazionale del Partito democratico. «Non posso dire sì all’abbattimento dei lupi, non posso rassegnarmi all’idea che, rispetto alla crescita del numero dei lupi in Italia, non vi sia altro modo di risolvere il problema se non con la loro morte», dice Serracchiani annunciando al Gazzettino il suo voto contrario a una decisione che rischia di por fine a ben 46 anni di tutela del nobile canide, minacciato a causa dei danni provocati agli allevatori in varie parti del Paese. E nel vicino Veneto, dove peraltro gli esemplari di lupi accertati sono appena quattordici, al massimo sedici, si è sulla stessa linea: «Noi non siamo assolutamente favorevoli all’uccisione dei lupi - dice l’assessore Giuseppe Pan - È vero che altre regioni, soprattutto nelle zone dell’Appennino e delle Alpi occidentali, sentono particolarmente il problema, ma ci sono modi e modi di trovare soluzioni. Noi, ad esempio, per tutelare agricoltori e allevatori siamo intervenuti con dissuasori e recinti elettrici».
E pensare che il provvedimento contestato ha un titolo che a tutto farebbe pensare tranne che a una mattanza: “Piano di conservazione e gestione lupo”. Trattasi di 57 pagine che hanno già superato il vaglio tecnico e che la Conferenza Stato-Regioni dovrebbe approvare giovedì 2 febbraio. E mentre gli animalisti dell’Enpa hanno lanciato un “mail bombing”, cioè un invio massiccio di email di protesta, contro ministero dell’Ambiente e Coldiretti ritenuti responsabili del piano, a Roma continuano a ripetere che la misura è volta a tutelare il lupo, mica ad ammazzarlo. «Nel piano ci sono 22 azioni - dice il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - che mirano alla tutela del lupo e a far convivere la presenza del lupo con la presenza dell’uomo e delle attività economiche. Chi vuole lasciare le cose così come sono oggi, vuole proteggere una situazione in cui il lupo viene cacciato dai bracconieri, una situazione diventata insostenibile e in cui ognuno si difende come può. A me sta a cuore il lupo, ma ad altri no e mirano solo a farsi pubblicità».
Una delle 22 misure, però, prevede la possibilità di procedere ad abbattimenti selettivi del 5% degli esemplari di lupo insediati in Italia ad opera della Forestale. Da pagina 42 a pagina 44 si parla infatti delle “deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale”. Si tenga conto che i lupi in Italia non sono pochissimi: complessivamente il 9-10% del totale europeo, ma si arriva al 18% se si considera il livello Ue. «Quasi tutte le Regioni sono favorevoli al Piano - riferisce l’assessore veneto Pan - da noi in Veneto il problema è concentrato soprattutto in Lessinia, ma abbiamo puntato su altre soluzioni». In sede tecnica, dice Pan, il Veneto aveva dato parere favorevole: «Ma era non vincolante e comunque siamo contrari all’uccisione». In Friuli Venezia Giulia è la presidente Serracchiani a puntare i piedi: «Non posso dire sì all’abbattimento dei lupi». Ed è così che per una volta la leader Dem e una consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, si ritrovano sulla stessa linea. Era stata infatti Dal Zovo a sollevare pubblicamente la questione in Fvg, confidando su una presa di posizione netta di Serracchiani, cosa avvenuta con puntualità. «Si studino metodi alternativi alle uccisioni - ha scritto Dal Zovo - e si metta concretamente in atto il Piano di conservazione».
Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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