Assemblea-svolta con i consiglieri
di Atlante solo il 16 settembre

Mercoledì 29 Giugno 2016 di Maurizio Crema
Assemblea-svolta con i consiglieri di Atlante solo il 16 settembre
Veneto Banca: niente assemblea il 15 luglio, il cda si dimetterà il 16 settembre e in quel giorno vecchi e nuovo socio (fondo Atlante) decideranno dell’azione di responsabilità verso gli ex vertici. Entro ferragosto quindi, Atlante (azionista al 98%), presenterà la propria lista di candidati e l'attuale presidente Stefano Ambrosini ha già lasciato intendere la sua indisponibilità a ricoprire quell'incarico. Il dossier per l'azione di responsabilità sarebbe stato affidato allo studio legale del professor Umberto Tombari, attuale presidente della Fondazione Cari Firenze. Allievo del professore Giuseppe Portale, viene considerato molto vicino al premier Matteo Renzi, considerati anche i rapporti con il ministro, Maria Elena Boschi, che dopo gli studi universitari ha avviato il praticantato nel suo studio fiorentino. Intanto, si attende il deposito della documentazione per esperire il procedimento ai danni della precedente gestione targata Flavio Trinca e Vincenzo Consoli, che dovrebbe avvenire i primi di settembre.

È comunque già ipotizzabile che il danno possa essere quantificato nell'ordine di decine o anche poche centinaia di milioni di euro. Da una parte si pone infatti un tema di cattiva gestione (di natura civilistica) e dall'altra una serie di atti con profili penali. Intanto, il cda alla luce del fallimentare aumento di capitale da un miliardo, «ha preso atto del venire meno della delega alla consigliera Carlotta de Franceschi relativa al piano di ricapitalizzazione e riassetto». Su questo tema va precisato che il cda prevedeva all'ordine del giorno l'eventuale cooptazione di un consigliere in quota ad Atlante dopo le dimissioni di Aldo Locatelli ma che dal fondo non sono arrivate indicazioni. Il cda ha designato così ad interim il presidente Stefano Ambrosini come componente del Comitato Remunerazioni. È ipotizzabile che un consigliere possa entrare il prossimo 7 luglio, altrimenti si andrà direttamente alla nomina degli amministratori con l'assemblea di settembre. Chi potrebbe essere confermato, invece, è l'attuale direttore generale, Cristiano Carrus, per garantire la continuità della banca come avvenuto alla Pop. Vicenza con la conferma di Francesco Iorio.

Sull’aumento di capitale c’è anche da attendere l’ultimo responso oggi, quando verrà reso noto il recesso attuato dai (coraggiosi) vecchi azionisti che hanno sottoscritto l’aumento di capitale per poco più di 22 milioni. Alcuni potrebbero decidere di rimanere soci di Veneto Banca anche col grande fratello Atlante, che così potrebbe ritrovarsi con "solo" il 97-98% del capitale.

Il presidente di Unindustria Treviso Maria Cristina Piovesana prende atto della nuova situazione e schiera l’associazione degli imprenditori: potrebbero essere migliaia infatti le aziende che rischiano di vedersi ritirati fidi e tagliati drasticamente i prestiti a causa dell’azzeramento delle azioni di Veneto Banca (o Pop Vicenza) con la valorizzazione a 10 centesimi decisa in sede di aumento, azioni che spesso facevano da garanzia a fidi o finanziamenti, che ora potrebbero essere revocati.

«Oggi è il momento della doverosa e giusta ricerca delle responsabilità da un lato ma, dall'altro, anche della presa d'atto di uno stato di fatto non più rimediabile e di un nuovo quadro economico con cui il nostro territorio dovrà fare i conti per molti anni ancora - scrive la Piovesana -... come Associazione ci sentiamo chiamati in causa e ci mettiamo a disposizione di quanti, nelle settimane e nei mesi che seguiranno, potranno trovarsi a gestire situazioni di difficoltà economico/finanziarie come conseguenza di queste vicende».
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