Credereste ad una finanziaria che vi promette interessi del 25%, in tempi di rendimenti medi da zero virgola? Oppure a un broker che vi assicura guadagni fino al 45%, se sostenete in un progetto di ricerca per creare un modello computerizzato di cervello umano? Eppure ci hanno creduto in migliaia a Nordest: negli ultimi vent'anni di cronache giudiziarie, abbiamo contato almeno una ventina di maxi-truffe. Calcolo evidentemente per difetto, come quello degli investimenti andati bruciati: 137 milioni di euro, che sommati ai 75 dell'ultimo e clamoroso caso dislocato fra Portogruaro e Pordenone, fanno schizzare il conto della fiducia mal riposta ben oltre quota 200.
A sfogliare l'archivio delle cronache giudiziarie con la chiave di ricerca truffe finanziarie, sembra di leggere le pagine di Carlo Collodi. Quante volte, anche tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Gatto e la Volpe hanno convinto il Pinocchio di turno a sotterrare le sue monete in qualche improbabile campo dei miracoli, con la promessa di farci crescere sopra un albero colmo di zecchini d'oro... Cambiano i nomi dei delinquenti e delle vittime, variano le denominazioni delle società che ora esistono davvero (e sono magari ignare, ma bisognerà dimostrarlo davanti ad un giudice) ed ora sono del tutto fasulle, mutano le caratteristiche dei supposti investimenti. Ma dietro a presunti promotori e sedicenti broker, e pure a veri professionisti del settore ancorché votati al crimine, restano i ricordi, e i dolori, di milioni di euro andati in fumo...
Ultimo aggiornamento: 19:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA A sfogliare l'archivio delle cronache giudiziarie con la chiave di ricerca truffe finanziarie, sembra di leggere le pagine di Carlo Collodi. Quante volte, anche tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Gatto e la Volpe hanno convinto il Pinocchio di turno a sotterrare le sue monete in qualche improbabile campo dei miracoli, con la promessa di farci crescere sopra un albero colmo di zecchini d'oro... Cambiano i nomi dei delinquenti e delle vittime, variano le denominazioni delle società che ora esistono davvero (e sono magari ignare, ma bisognerà dimostrarlo davanti ad un giudice) ed ora sono del tutto fasulle, mutano le caratteristiche dei supposti investimenti. Ma dietro a presunti promotori e sedicenti broker, e pure a veri professionisti del settore ancorché votati al crimine, restano i ricordi, e i dolori, di milioni di euro andati in fumo...
