TRENTO - La Corte d'appello di Trento ha confermato la condanna dell'Istituto Sacro Cuore per discriminazione nei confronti di una insegnante, cui era stato chiesto di smentire voci per le quali avrebbe intrattenuto una convivenza sentimentale con un'altra donna.
È stato accolto l'appello proposto dalla docente discriminata e dalle due associazioni (Cgil e Certi diritti) mentre è stato rigettato l'appello dell'Istituto. La sentenza aumenta il risarcimento a favore sia della docente (circa 44.000 euro), che delle parti civili (10.000 ciascuna) e riconosce che la docente fu oggetto di una diffamazione e di una ritorsione discriminatoria nell'estate 2014.
È stata accolta la richiesta di pubblicazione della sentenza su un quotidiano nazionale, considerata la eco raggiunta dalle dichiarazioni dell'Istituto nel 2014.
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