Torna a tremare il Friuli: terremoto di magnitudo 3.9 a Cavazzo Carnico

Sabato 11 Agosto 2018
Torna a tremare il Friuli: terremoto di magnitudo 3.9 a Cavazzo Carnico
Paura all'alba in Friuli Venezia Giulia: un terremoto di magnitudo 3.9 è avvenuto alle 05:30 di questa mattina - 11 agosto - a 5 km da Cavazzo Carnico, in provincia di Udine. L'ipocentro è stato localizzato a una profondità di 13 km. La scossa è stata registrata dal centro nazionale terremoti. Alcuni minuti prima era stata registrata nella stessa zona una scossa di magnitudo 3.0. Poi ne è stata rilevata un'altra di 2.3.

CITTADINI BUTTATI GIÙ DAL LETTO - RAFFICA DI CHIAMATE
Le scosse telluriche, soprattutto quella di magnitudo 3.9, sono state avvertite dalla cittadinanza.
Molte persone sono state svegliate e decine di telefonate sono giunte ai centralini delle forze dell'ordine e della Protezione civile del Fvg. L'allarme tra la popolazione è stato però contenuto e non si sono verificati casi di persone scese in strada, sebbene l'attenzione rimanga alta. Al momento non ci sono indicazioni di danni a persone o cose.

REGISTATE OLTRE VENTI SCOSSE IN UN'ORA
Sono oltre venti le scosse registrate in Friuli Venezia Giulia e in particolare nella zona di Cavazzo Carnico (Udine) nell'arco di un'ora, stamani. L'ultima in ordine cronologico è stata segnalata dall'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 6.52, di magnitudo 2.7. Anche quest'ultima scossa dello sciame in corso è stata avvertita dalla cittadinanza.



IL SINDACO DI CAVAZZO
«Cavazzo si è svegliata con messaggi poco rassicuranti. Lo sciame sismico ha ingenerato un po' di apprensione. Alcune persone sono scese in strada all'alba, ma non ci sono stati danni a cose o strutture né dissesti idrogeologici e ora la gente ha ripreso le sue attività». Lo testimonia Gianni Borghi, sindaco di Cavazzo Carnico (Udine), comune con poco più di 1000 abitanti, Medaglia d'oro al merito civile per il terremoto del Friuli del 1976, epicentro dello sciame sismico che ha portato questa mattina a una ripetizione di una ventina scosse telluriche in poco più di un'ora. Stamattina Borghi ha ricevuto la telefonata del Governatore Massimiliano Fedriga che voleva sincerarsi della situazione. «Ho confermato che non è successo nulla, non ci sono danni, c'è stata solo un po' di apprensione. Guai se ci fossero stati danni, sarebbe stato un paradosso e uno screditare il modello Friuli. Scosse simili non devono generare problemi». La vita in paese è tornata alla normalità anche per i circa 120 bambini del campo scout Agesci ospitato in questi giorni nell'ex villaggio prefabbricato Aldo Braida, che ospitò gli abitanti della frazione di Cesclans lesionata dopo il terremoto del '76. «Sono in una zona estremamente sicura. Siamo tranquilli», ha concluso. Turisti e pendolari delle vacanze non si sono fatti scoraggiare dalle scosse e dunque non hanno cambiato i programmi per il fine settimana: sin dalla mattina presto in tanti erano già in fila per raggiungere il lago di Cavazzo, in cerca di refrigerio sulle sue sponde balneabili.

«Il sisma di questa mattina non ha avuto conseguenze per le persone e nemmeno provocato danni e il sistema della Protezione civile regionale ha reagito con la prontezza e la professionalità che lo rendono un'eccellenza a livello nazionale».
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, sulla base dei controlli effettuati nelle zone interessate dall'evento geologico di questa mattina che ha avuto come epicentro l'area fra Trasaghis e Cavazzo Carnico. Subito informato sull'evento, il governatore Massimiliano Fedriga ha immediatamente chiamato il sindaco di Cavazzo Carnico, Gianni Borghi, che gli ha confermato le verifiche positive già riportate dalla Protezione civile. Appena registrato il primo sisma, poco dopo le 5, è stato diramato a tutti i 215 Comuni della regione un segnale dall'allarme e le squadre di volontari della Protezione civile si sono rapidamente attivate per effettuare i controlli previsti in caso di emergenza. Riccardi ha spiegato che «in base alle verifiche effettuate abbiamo conferma che in 81 Comuni non sono stati registrati feriti e nemmeno danni alle strutture. Le squadre di volontari sono al lavoro per completare i controlli anche nei restanti comuni ma, al momento, non è stato richiesto l'intervento di tecnici specializzati. La situazione è quindi totalmente sotto controllo e oggetto di un monitoraggio continuo, reso possibile dalla competenza del sistema della Protezione civile e dall'abnegazione e dall'impegno di tutti i volontari, ai quali spettano un plauso e la nostra riconoscenza».
Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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