Tacchi a spillo e luce, alla Biennale arrivano le scarpe degli artigiani

Sabato 6 Maggio 2017 di Raffaella Ianuale
René Caovilla
VENEZIA - Talmente belle da diventare arte. Quell’arte che le signore vorrebbero possedere, ma che il più delle volte devono accontentarsi di ammirare. C’è un richiamo continuo alla Venezia antica, al Settecento dorato e sfarzoso, a quell’eleganza senza paragoni. Dai pizzi veneziani ai brillanti, dalle pietre colorate ai giochi di luce che si attorcigliano. Il lusso e la raffinatezza all’ennesima potenza che diventano scarpe gioiello, quelle della Maison René Caovilla. Calzature promosse ora ad opere d’arte e per questo esposte alla 57. Biennale d’arte. Ad accoglierle il padiglione Venezia che quest’anno ha per tema, non a caso, il lusso. Un lusso che viene raccontato e ripercorso attraverso la grande tradizione veneziana dell’artigianato d’arte di cui questo spazio espositivo fu, dal 1932 e per molti anni, la vetrina più prestigiosa. Ed ora torna a celebrarne l’eccellenza. In un percorso in cui si intrecciano calzature, appunto, ma anche oggetti d’arte in vetro, mosaici, tessuti, porcellane e manufatti della produzione artigianale veneziana. E le scarpe di René Caovilla sono state selezionate per fare da cornice all’esposizione Luxus.
A confermare che dietro alla creazione di queste calzature c’è tutta la tradizione di Venezia è lo stesso Renè Caovilla. «Da più di 80 anni le nostre scarpe vengono create prendendo ispirazione dai mille volti dell’arte e da Venezia - spiega Caovilla riferndosi ad una città senza tempo ancora capace di stupire e affascinare chiunque ne entri in contatto - Consapevoli di essere parte di qualcosa di unico e straordinario da tre generazioni abbiamo sempre cercato di interpretare con le nostre creazioni il connubio che unisce l’alto artigianato veneziano al mondo dell’arte». Da qui l’invito a far parte della Biennale d’arte che sarà inaugurata il 13 maggio e sarà visitabile fino al 26 novembre. «Poter partecipare alla Biennale, insieme ad altre selezionate aziende di lusso veneziane - continua Caovilla - è non solo un onore, ma una grande opportunità di celebrare il nostro rapporto con la città. Il progetto nasce dalla volontà di ritrovare nella tradizione il senso della contemporaneità sottolineando il nostro legame con il territorio».
All’interno del padiglione il visitatore è accompagnato lungo un cammino che consente di ammirare come si crea una scarpa gioiello partendo dai pellami più rari e dalle pietre più colorate e brillanti. Così come in un atelier di un artista sono raccolti i materiali grezzi che la genialità del lavoro manuale trasforma in opere d’arte. Da qui si giunge alle scarpe “Dama veneziana”, al sandalo con pizzo e gemme preziose, ma anche al decoltè che richiama la basilica di San Marco e al modello Snake con una sorta di serpente illuminato al led che si avvolge alla caviglia.
Ma la mostra è costruita anche di simboli, percezioni sensoriali, profumi, colori e giochi di luce che rimandano alla bellezza di Venezia, ai suoi contatti con l’Oriente e alla sua capacità di essere antica e sempre contemporanea. L’esposizione Luxus nel Padiglione Venezia consente infatti ai visitatori di apprezzare il lusso attraverso un percorso che non coinvolge solo la vista, ma tutti i sensi. Il tutto rielaborato dal docente di estetica Stefano Zecchi che ne ha curato l’interpretazione in modo da mettere in risalto la creatività artistica, la sapienza artigiana e la ricerca costante di bellezza e armonia.
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Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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