Straordinari non pagati ai finanzieri
veneti, il Tar respinge il ricorso

Lunedì 11 Agosto 2014
(archivio)
4
ROVIGO - Il Tar non ha accolto la richiesta dei finanzieri polesani e veneti di vedersi riconosciuti gli straordinari effettuati e non pagati negli ultimi anni. Con la sentenza depositata nei giorni scorsi infatti i giudici amministrativi di Venezia hanno messo nero su bianco l'impossibilità di accogliere il ricorso. Non perché non fondato nel merito, ma perché, a loro avviso, la richiesta non è stata corredata da sufficiente documentazione ed elementi oggettivi.

La questione non è immediata. Ma è di stringente attualità, soprattutto in un periodo di crisi in cui anche importi magari non ingenti possono comunque fare la differenza per il lavoratore. A presentare ricorso al Tar erano state alcune decine di militari della Guardia di finanza in servizio in svariati comandi e reparti del Veneto, dai comandi provinciali a tenenze, brigate e comunque reparti distaccati o speciali. La problematica segnalata ai giudici era comunque sempre la medesima: il fatto che, in questi sei anni, alle Fiamme gialle è stato richiesto di lavorare per interi turni - almeno sei ore - anche nel giorno destinato al riposo oppure nel giorno festivo infrasettimanale. Una maggiorazione di orario che, secondo questa impostazione, avrebbe dovuto dare luogo al pagamento dello straordinario. Mentre l'amministrazione centrale ha sempre optato per una scelta differente: fare comunque ricadere questo surplus lavorativo sotto l'«ombrello» della cosiddetta indennità compensativa. Strumento questo che tuttavia, ad avviso dei finanzieri, ha natura e scopi del tutto differenti.

Di qui la richiesta rivolta ai giudici del Tar. Riconoscere la violazione del «principio costituzionale della retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del lavoro prestato». I giudici tuttavia, nell'esaminare la documentazione, hanno ritenuto che questa sia piuttosto carente. Nel senso che per richiedere il pagamento degli straordinari sarebbe stato necessario indicare esattamente in quali e quante giornate è stata richiesta la presenza al lavoro. Dati che tuttavia, affermano i magistrati, non sono contenuti nel ricorso.
Ultimo aggiornamento: 16:04

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci