Medici in fuga dagli ospedali: ​«Noi pagati meno che al Sud»

Venerdì 1 Febbraio 2019
Medici in fuga dagli ospedali: «Noi pagati meno che al Sud»
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TREVISO - (mf) «I medici che lavorano negli ospedali della Marca vengono pagati meno di quelli della Campania. Il 20% in meno. E non stiamo facendo un confronto con una regione autonoma. A cosa serve perciò aggrapparsi all'autonomia del Veneto? Se si volesse, si potrebbero adeguare subito gli stipendi dei medici alla media nazionale. Bisognerebbe fare almeno questo, prima di guardare a come funziona nella provincia autonoma di Bolzano».

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Non usa giri di parole Pasquale Santoriello, chirurgo ortopedico a Montebelluna, segretario provinciale Anaao-Assomed, il sindacato dei medici. Ieri Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale, aveva indicato la strada dell'autonomia del Veneto come l'unica possibile per trovare i medici che mancano negli ospedali (al momento 118) attraverso la differenziazione degli stipendi, cosa che oggi non è consentita.
 



La teoria è semplice: si alzano le paghe dove c'è maggior carenza di camici bianchi, così da attrarne di nuovi.

 

«Non è vero che mancano i medici. Il punto è che ce li facciamo soffiare da sotto il naso. Non sappiamo trattenerli dice il sindacalista Anaao . Oggi molti specialisti non vogliono più il posto fisso in ospedale. Preferiscono lavorare in libera professione, anche per le Usl, in modo da poter collaborare anche con altre strutture». A incidere sono le differenze negli stipendi, in particolare in una terra di confine come la Marca e il Veneto. Qui uno specialista ospedaliero ha una paga media tra i 2.500 e i 2.600 euro netti al mese. In Friuli aumenta del 20%. E nella provincia di Bolzano supera addirittura il 50%: si arriva a 4.200 euro netti al mese. Discorso simile per gli infermieri. Nel trevigiano prendono 1.200 euro. A Bolzano viaggiano verso i 2mila al mese.
LA CONCORRENZAIn più, c'è la concorrenza degli altri Stati europei, a partire dalla Germania, e delle cliniche private, che possono permettersi di pagare compensi decisamente più elevati rispetto al pubblico. «Non dico che l'autonomia del Veneto sarebbe inutile precisa Santoriello ma se ci fosse la volontà di aumentare gli stipendi dei medici, si potrebbe farlo anche domani.
Ormai è uno stillicidio: gli specialisti stanno abbandonando le strutture pubbliche con un ritmo costante». Gli atti ufficiali sembrano confermarlo. Dall'inizio dell'anno sono già dieci i dipendenti dell'Usl della Marca che si sono licenziati in modo volontario: un medico ortopedico del Ca' Foncello (a tempo indeterminato), un medico del pronto soccorso di Oderzo (a tempo indeterminato) e un medico di chirurgia generale di Castelfranco (a tempo determinato), più infermieri e operatori sociosanitari. Come se non bastasse, potrebbero spuntare nuovi paradossi. «A cominciare dalla Flat Tax: porterà a un'ulteriore fuga degli specialisti dagli ospedali conclude Santoriello prendendo la stessa cifra, si rischia che chi la guadagna lavorando in ospedale debba pagare il 43% di tasse e chi invece la guadagna in libera professione si limiti a 15 per cento». Una beffa!

Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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