In Italia come richiedenti asilo, ma
spacciavano tra Trento e Roma

Mercoledì 8 Febbraio 2017
In Italia come richiedenti asilo, ma spacciavano tra Trento e Roma
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TRENTO - La Polizia di Stato di Trento ha arrestato 9 persone, 7 richiedenti asilo centroafricani e 2 italiani, ritenuti responsabili a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile nel 2016, hanno portato alla luce un vasto traffico di droga tra Trento e Roma gestito da un'organizzazione criminale composta da cittadini guineani, maliani, gambiani, senegalesi ed un sierraleonese, giunti in Italia come richiedenti asilo per motivi politici-umanitari o di protezione.

Il lavoro degli investigatori ha preso spunto dall'indagine "Mandinka", quando a seguito di alcuni casi di overdose verificatisi a Rovereto e a Trento venne scoperto come la droga era venduta dai richiedenti asilo ospitati nei centri e nelle strutture della zona. Gli spacciatori, per evitare i controlli della polizia, comunicavano tra di loro tramite Whatsapp e avevano costituito una rete, di cui facevano parte anche italiani tossicodipendenti, che si era assicurata quasi completamente il controllo dello smercio delle sostanze stupefacenti nelle piazze più importanti di Trento a danno dei magrebini, costretti a zone più periferiche.
Gli stupefacenti immessi sul mercato, prevalentemente eroina e hashish, venivano spacciati anche nei pressi di istituti scolastici.
Ultimo aggiornamento: 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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