Scuola veneta, la carica dei tecnici di laboratorio: ora decidono i giudici

Lunedì 23 Ottobre 2017 di Raffaella Ianuale
Scuola veneta, la carica dei tecnici di laboratorio: ora decidono i giudici
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VENEZIA - Pensando alla scuola vengono in mente i «cinquanta concorsi, novanta domande e duecento ricorsi» del don Raffaè di Fabrizio De Andrè. Perché tra domande, concorsi, ricorsi, sospensive e sentenze l'istruzione sta diventando tutto un fare e disfare. Ultime in ordine di tempo le rivendicazioni degli Itp, gli insegnanti tecnico pratici che stanno cercando di far valere il loro vecchio diploma di scuola superiore. Sono i cosiddetti tecnici di laboratorio in cattedra soprattutto negli istituti tecnici e nei professionali. Dal 2002 il loro diploma non è più sufficiente per poter insegnare perché serve l'abilitazione che si ottiene dopo aver frequentato corsi della durata di alcuni anni organizzati per lo più dalle università come i Tfa e i Pas.

Tutto è filato liscio per anni fino a questa estate quando i tecnici di laboratorio hanno deciso di rivolgersi al giudice. «Abbiamo ricevuto una nota del ministero della Pubblica Istruzione che in via cautelativa ci chiede di inserire questi insegnanti nelle graduatorie d'istituto», dice Vincenzo Sabellico, preside dell'istituto Alberti di San Donà di Piave, nel Veneziano, che ha fatto da scuola polo dei sei istituti superiori del Basso Piave. Solo in queste scuole ha dovuto gestire cinquanta insegnanti tecnico pratici inseriti in graduatoria per decisione del giudice. Ma coloro che hanno fatto ricorso sono circa un migliaio in tutto il Veneto...
 
 
Ultimo aggiornamento: 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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