Bocciato il 60% dei prof, mancano 130 maestre alla scuola primaria

Domenica 19 Febbraio 2017 di Raffaella Ianuale
Il concorsone
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O le commissioni sono troppo severe o gli aspiranti docenti sono troppo ignoranti. Da qui non si scappa. Eppure quegli stessi insegnanti che sono stati bocciati al concorso lavorano poi come supplenti. Una contraddizione che si sta materializzando anche in Veneto. Dopo il caso della Lombardia, dove un posto su tre messo a concorso è rimasto senza vincitore, pure in Veneto il numero dei respinti per alcune classi di concorso raggiunge, e talvolta supera, il 60% del numero dei concorrenti. Questo significa che per alcune materie i vincitori di concorso non saranno sufficienti a coprire i posti disponibili. A settembre si riavranno così precari e valzer di supplenti.
Un esempio per tutti in Veneto riguarda la scuola primaria, il grado di istruzione in maggiore sofferenza per l’elevato numerosi di maestre andate in pensione. I candidati che hanno partecipato allo scritto del concorso per l’immissione in ruolo nella scuola sono stati 3410. Più del cinquanta per cento è stato però bocciato già alla prima prova e quindi alla fine sono stati ammessi all’orale in 1611. Ma anche alla prova orale ci sono stati dei respinti e quindi alla fine hanno vinto il concorso in 1498. Un numero nemmeno sufficiente a ricoprire il 1627 posti messi a concorso dal Ministero. I dati definitivi non sono ancora disponibili per l’infanzia, le medie e le superiori perchè mancano ancora molte graduatorie.

«Allo scritto il 51% dei concorrenti ha avuto un punteggio inferiore a 24, che è il voto minimo per superare la prova - spiega Marta Viotto, segretaria regionale veneta della Flc Cgil - non si capisce come questi insegnanti che non sono in grado di avere un ruolo, vadano poi bene come supplenti. Sono tutti insegnanti che lavorano e talvolta anche da anni. E continueranno a farlo anche da settembre considerato che i vincitori di concorso non sono sufficienti a ricoprire tutti i posti messi a disposizione per il Veneto».

Il numero dei bocciati agli scritti ha raggiunto addirittura il 65,1 per cento nelle scuole per l’infanzia. Qui per 357 posti disponibili in Veneto si sono presentati allo scritto 2614 candidati, dei quali solo 826 sono stati ammessi all’orale che non si è ancora svolto. Un’altra materia che rimarrà con cattedre vuote è matematica. I posti disponibili in Veneto sono 528 e i candidati allo scritto sono stati 513. Nemmeno il numero sufficiente per ricoprire il fabbisogno. Di questi sono riusciti a superare anche l’orale solo in 403.
 
Una situazione che va a sommarsi ai grandi ritardi di questo concorso. Bandito a febbraio dello scorso anno doveva sfornare i docenti in ruolo già per l’avvio dell’anno scolastico in corso. Al Veneto il ministero aveva assegnato 5693 posti per le scuole di ogni ordine e grado. Ma nessuno dei concorrenti è già riuscito a prendere la cattedra in modo stabile. Anzi a distanza di un anno ci sono ancora dodici classi di concorso per le quali le graduatorie non sono ancora pronte e si tratta di: scienze motorie; lettere; matematica e fisica; discipline letterarie e latino; discipline letterarie, latino e greco; italiano per stranieri; scuola primaria; teoria, analisi e composizione; matematica e scienze; tecnologia alle medie; scuola dell’infanzia; scienze naturali; chimica e biologia. Per molte materie l’Ufficio scolastico regionale sta valutando i titoli per ultimare le graduatorie, ma per altre non si è ancora conclusa la sessione di esami. Alla scuola dell’infanzia mancano gli orali, in calendario il 7 aprile, e lo stesso per scienze, matematica, chimica e biologia con gli orali già fissati per il 24 febbraio. Rimane poi storia della musica, per la quale non sono nemmeno riusciti a formare la commissione, quindi gli aspiranti docenti in ruolo non hanno finora potuto sostenere l’esame.
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 07:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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