Niente assalti, in Veneto
rallenta la corsa alla cattedra

Lunedì 28 Marzo 2016 di Raffaella Ianuale
Niente assalti, in Veneto rallenta la corsa alla cattedra
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Nessun assalto di aspiranti insegnanti al maxi-concorso della scuola. Mancano poche ore alla chiusura del bando - è possibile iscriversi fino alle ore 14 di domani, 30 marzo - ma le anticipazioni su quanti concorreranno per un posto nelle scuole pubbliche del Veneto non sono esorbitanti. Si sa che molti aspettano l’ultimo minuto per presentare le domande, ma i numeri giunti come anticipazione all’Ufficio scolastico regionale del Veneto sono scarsi.
I posti messi a concorso dal ministero per l’intera regione Veneto sono 5672 e alla vigilia di Pasqua le domande già inoltrate erano solo 4.707, mentre altre 3451 erano le domande già inserite in rete ma non ancora complete, prive quindi della documentazione necessaria per poter essere accolte. Richieste d’iscrizione al concorso, queste ultime, che sicuramente verranno regolarizzate, ciò non toglie che i numeri non sono per ora altissimi. Il ministero poche ore prima della chiusura degli uffici per le festività pasquali ha infatti inoltrato una nota alla direzione regionale veneta per comunicare quante erano le domande già pervenute. Una sorta di anteprima per far capire agli uffici, che dovranno poi materialmente organizzare il concorso, su che ordine di numeri dovranno orientarsi. Perchè toccherà agli uffici territoriali predisporre le aule e tutta la logistica per il concorso le cui date saranno comunicate nella Gazzetta ufficiale del 12 aprile. Ma il Miur ha già espresso la volontà di calendarizzare le prove del concorso il prima possibile, l’intenzione del ministro Stefania Giannini è infatti quello di chiudere entro l’estate le operazioni che permetteranno ad una nuova ondata di insegnanti di entrare in modo stabile, e quindi con contratti a tempo indeterminato, nella scuola.
Dei 5672 posti messi a bando con questo ultimo concorso in Veneto, 1984 riguardano la scuola dell’infanzia e la primaria, 3116 le scuole medie inferiori e superiori e 572 il sostegno. Le domande già inoltrate dagli insegnanti che aspirano ad un posto fisso nella scuola sono appunto 4707, di cui 2721 per la scuola dell’infanzia e la primaria, 1873 per le medie inferiori e superiori e appena 113 per il sostegno. Ci sono poi le 3451 domande prive dell’apposita documentazione necessaria per poter accedere al concorso, e che potrebbero essere "regolarizzate" nelle prossime ore, di cui 1572 riguardano la scuola dell’infanzia, 1789 le medie di primo e secondo grado e 90 il sostegno. In base a questi numeri per il sostegno non si riescono nemmeno a coprire tutti i posti messi a concorso.
Ora rimane l’incognita degli ultimi giorni. Di norma in molti attendono le ultime ore per inoltrare la domanda, ma in ogni caso non saranno cifre in grado da rovesciare il trend già annunciato. Del resto il governo guidato da Matteo Renzi ha già fatto un’infornata di immissioni in ruolo di fatto quasi azzerando le graduatorie ad esaurimento. Centomila le assunzioni a livello nazionale che hanno permesso a numerosi precari di stabilizzarsi all’interno della scuola. A queste ora si aggiungono gli ulteriori 63mila posti messi a concorso a livello nazionale. Va poi detto che i requisiti imposti ai concorrenti da quest’ultimo bando sono molto alti. Possono partecipare al concorso della scuola tutti coloro che possiedono l’abilitazione all’insegnamento entro la data di scadenza del bando. Quindi chi non è già abilitato è tagliato fuori. E’ poi richiesto un livello B2 di conoscenza dell’inglese, che è una conoscenza alta della lingua straniera, che molti docenti di fatto non hanno. Chi ha i requisiti dovrà poi affrontare una prova scritta articolata in otto domande a risposta aperta di cui due in inglese. E anche questo esame, come già quello del 2012, si svolgerà attraverso la procedura "computer based". Tutti i docenti quindi sosterranno l’esame davanti ad una postazione informatica.
Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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