BOLZANO - È saltato, dopo decenni di dibattito politico, l'accordo sui toponimi italiani in Alto Adige. La commissione paritetica non ha infatti raggiunto il compromesso, che nelle scorse settimane sembrava a portata di mano, sulla norma d'attuazione che si doveva basare sull'effettivo utilizzo dei nomi italiani. Il presidente della Commissione dei Sei, l'on. Francesco Palermo, - interpellato dall'Ansa - si è detto deluso. «In questo modo il problema resta e diventerà più acuto e saranno gli italiani a rimetterci, di certo non i tedeschi», ha commentato. Secondo Palermo, «la norma ha solo un senso, se serve alla pacificazione». Il senatore teme ora «una radicalizzazione della questione». «Giuridicamente la norma d'attuazione non è necessaria, anche se non approvarla è una grave errore, come ci accorgeremo tra qualche anno, forse addirittura già tra qualche mese, ma ognuno si assumerà le sue responsabilità», ha aggiunto Palermo. «Mandiamo l'esercito per ripristinare i nomi italiani sui cartelli dei sentieri di montagna dell'Alpenverein?». «Anche se c'è l'idea di rivederci e anche se le sorprese sono sempre sull'ordine del giorno, non vedo più le condizioni per un accordo», ha aggiunto il presidente della Commissione dei Sei.
Ultimo aggiornamento: 12:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il senatore smentisce che si tratti di una sconfitta personale. «Ho fatto il possibile e impossibile, anche al costo di risultare impopolare, perché era giusto farlo», ha aggiunto, ricordando di aver chiesto il voto unanime in commissione sul testo.