Nordest, Grillo in testa nella fiducia della
gente: il 26% è con il Movimento 5 Stelle

Martedì 19 Giugno 2012 di Natascia Porcellato
Beppe Grillo (archivio)
VENEZIA - L’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi di uno degli attori emergenti del panorama politico: il Movimento 5 Stelle. Oggi poco pi di un nordestino su quattro (26%) a dichiarare di provare molta o abbastanza fiducia nel movimento promosso da Beppe Grillo. Se confrontiamo questo dato con quello riservato agli altri partiti, vediamo che questa sembra essere la riserva di fiducia più ampia a disposizione di una forza politica oggi.



Quali le ragioni del successo alle ultime amministrative? La protesta contro tutti gli altri partiti è la motivazione principale (44%), seguita dalla scelta di candidati estranei ai partiti (17%) e l’espressione del malcontento contro il governo (13%).



Alle ultime elezioni amministrative abbiamo assistito all’affermazione del Movimento 5 Stelle (M5S). Se ci riferiamo al solo Veneto, il M5S è riuscito a imporre un suo candidato alla guida di due amministrazioni: Roberto Castiglion, a Sarego (Vicenza), e Alvise Maniero, a Mira (Venezia). Anche dove non ha vinto, però, il M5S ha visto aumentare i propri consensi rispetto alle regionali 2010. Ad esempio, a Verona i voti sono quasi triplicati, e a Belluno più che raddoppiati.



Non stupisce, quindi, osservare che il M5S si colloca in questo momento in cima alla “classifica” della fiducia del Nord Est nei partiti: circa il 26% degli intervistati, infatti, dichiara di provare molta o abbastanza fiducia verso la lista promossa da Beppe Grillo, mentre più distaccate appaiono le altre formazioni. Idv (19%), Pd (17%), Sel (13%), Udc e Pdl (entrambi intorno al 12%), Lega Nord (11%) e Fli (10%), infatti, raccolgono quote di consenso inferiori rispetto alla “lista a 5 stelle”.



Qual è il profilo di quanti si fidano del M5S? Sono soprattutto uomini, di età compresa tra i 25 e i 44 anni, in possesso di un livello di istruzione medio o alto. Dal punto di vista religioso ritroviamo una presenza superiore alla media di non praticanti, mentre professionalmente sono in misura maggiore impiegati, imprenditori, liberi professionisti o disoccupati. Godere del consenso del 26% degli intervistati, però, significa avere l’appoggio di una minoranza. Come unire, dunque, la moderata fiducia con il recente buon risultato del M5S? Il successo della formazione guidata da Beppe Grillo sembra risiedere prima di tutto proprio nella contestazione dell’attuale sistema partitico. Secondo i nordestini, infatti, la protesta contro tutti i partiti (44%), seguita dalla scelta di candidati estranei ai partiti (17%) sono le prime ragioni del successo, seguite dalla contestazione verso il governo (13%). Indicazioni simili (9%), poi, ottengono la fiducia nella personalità di Beppe Grillo e le proposte concrete del movimento.



Le tendenze illustrate per il Nord Est, inoltre, non appaiono lontane da quelle rilevate in Italia, per quanto alcune peculiarità possano essere individuate. I nordestini, infatti, enfatizzano maggiormente l’aspetto legato alla personalità di Beppe Grillo e le proposte del Movimento, mentre gli italiani nel loro complesso tendono a puntare maggiormente sulla critica al governo.



Interessante, infine è osservare come cambino le motivazioni tra coloro che orientano il proprio voto o che provano fiducia per il M5S. In questo caso, infatti, l’enfasi sulla protesta contro partiti e governo in parte si contrae, mentre appare più marcata l’attenzione alla provenienza extra-partitica dei candidati e alle proposte concrete del movimento.
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 17:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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