Morto al raduno hippy Ora scoppia la polemica

Martedì 8 Agosto 2017
Morto al raduno hippy Ora scoppia la polemica
I tremila hippy che stanno partecipando al Raduno europeo della famiglia Arcobaleno hanno proseguito la loro manifestazione che ieri sera ha avuto il suo momento clou, in concomitanza con la luna piena. Nonostante la tragedia di domenica pomeriggio, la comunità ha deciso di non interrompere le proprie attività. Non solo: la trentina di persone che erano state soccorse domenica sera dal Cnsas di Maniago e dai vigili del fuoco e che si trovavano nell'accampamento nei pressi del luogo della disgrazia, dopo essere state ospitate per la notte in uno spazio comunale - messo a disposizione dal sindaco Giacomo Urban -, ieri mattina hanno ripreso l'ascesa, con bambini al seguito, e hanno raggiunto regolarmente malga Chiampis, nella cui radura è stato acceso il grande fuoco, attorno al quale si radunano i partecipanti in cerchio, due volte al giorno. Come gesto di piet hanno realizzato una croce che è stata posizionata nel bosco nel punto esatto dove l'albero ha ucciso il 41enne belga, Almond Blosoms Rieli, mentre la compagna - una colombiana residente in Germania, insegnante di yoga - e la figlia di lei sono rimaste miracolosamente illese. Ieri mattina sono state raggiunte dal padre della bimba mentre per oggi è previsto l'arrivo del papà della vittima che si occuperà delle formalità per il rimpatrio della salma, anche grazie ad una sottoscrizione promossa tra i tremila componenti della Rainbow family giunti in Friuli. Quanto accaduto domenica e, in generale, il raduno degli hippie, sta scatenando roventi polemiche. Portavoce del malcontento è il presidente del Circolo della Libertà Bettino Craxi della Val Tramontina Piero Crozzoli. «Purtroppo viene da dire che c'era da aspettarselo - sono le sue parole -: come si fa ad autorizzare un evento con migliaia di persone a quattro ore di cammino dal primo paese, senza il minimo presidio medico sanitario? C'erano state delle avvisaglie della tragedia, dal momento che l'elicottero era intervenuto altre quattro volte prima di questo dramma provocato dal maltempo». Crozzoli va giù pesante nei confronti dei partecipanti e chiede anche che le istituzioni chiariscano chi ha consentito questo raduno: «È da irresponsabili salire con bambini e donne incinte fin lassù: tra vipere e zecche. Nessuno immaginava una tromba d'aria, ma se fossero stati contattabili al telefono si sarebbero potuti avvisare dell'allerta meteo. Ciliegina sulla torta, nessuno ha pensato di sospendere l'evento, ma centinaia di persone sono arrivate nella sola giornata di ieri per essere presenti al plenilunio». Da parte del rappresentante del Circolo della Libertà anche critiche rispetto alle condizioni igienico-sanitarie del campo: «Si tratta di tremila persone senza un bagno che scaricano tutto nel torrente Viellia e, quindi, nel lago di Redona, di cui il corso d'acqua è immissario - attacca Crozzoli -. Possibile che tutto questo fosse sfuggito alle nostre istituzioni quando è stato dato l'ok allo svolgimento della manifestazione? Sono certo che nei prossimi giorni qualcuno risponderà dell'accaduto, perché se è vero che il decesso non è ascrivibile alla responsabilità di alcuno, è altrettanto sacrosanto che per altre due settimane migliaia di persone saranno ancora in balia dei pericoli».
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Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 15:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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