Maltempo. Toninelli in Cadore: «Danni devastanti». Ancora pioggia, allerta arancione /Previsioni

Lunedì 5 Novembre 2018 di Redazione Online
Il ministro Toninelli oggi a Santo Stefano
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Il maltempo che ha devastato il Nordest si è attenuato ma le piogge continuano a cadere sul territorio e questo fa sì che permanga il pericolo di frane e smottamenti, soprattutto sulle montagne, dove le foreste sono state spazzate via dalle bufere dei primi giorni di novembre. E  i prossimi 7 giorni saranno caratterizzati dal transito di una serie di  perturbazioni  che colpiranno in particolar modo il Nord e le regioni  tirreniche dove il tempo sarà spesso instabile e piovoso.  L'Arpav del Veneto segnala forti precipitazioni estese anche se discontinue (da 1a 5 mm di pioggia all'ora) soprattutto sulle zone pianeggianti e le Prealpi. 



Permane lo stato di allerta "arancione" nel Bellunese e nel basso Polesine, lungo il corso del fiume Po. Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto, viste le previsioni meteo e le precipitazioni attese per oggi pomeriggio e domani, più probabili e consistenti nelle aree montane rispetto alla pianura, ha dichiarato l’allerta per criticità idraulica e geologica per il bacino dell’Alto Piave, valida fino alle ore 14 di domani 6 novembre. 

TONINELLI NEL BELLUNESE: «DANNI DEVASTANTI»
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli è salito  a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, per fare il punto con il sindaco e il parlamentare M5s Federico D'Incà degli interventi necessari a ripristinare la rete infrastrutturale danneggiata dal maltempo. «Sono voluto venire a vedere con i miei occhi - ha spiegato - i danni devastanti che ha causato qui il maltempo. Sono qui per portare la vicinanza del governo alle autorità locali e regionali ma anche a tutta la comunità che vive sul territorio e che ha vissuto la paura, il terrore, di nubifragi e venti terribili». Toninelli ha confermato che «nei prossimi giorni, come annunciato dal presidente del consiglio Conte, ci sarà un consiglio dei ministri straordinario che avrà la funzione di decretare lo stato di emergenza per le tante località, le tante regioni da nord a sud, che hanno subito enormi danni».



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PERICOLO FRANE - «L’elevata saturazione dei terreni - spiega l'Arpav - potrà determinare l'innesco o la riattivazione di frane sui versanti montani. Si segnala nel Bellunese che le frane del Tessina in Alpago e della Busa del Cristo a Perarolo di Cadore, riattivatesi dopo le abbondanti precipitazioni occorse nei giorni scorsi, sono soggette a specifico monitoraggio. Anche la frana del Torrente Rotolon in comune di Recoaro (Vicenza) è oggetto di monitoraggio. Le situazioni presso tali zone dissestate hanno determinato la permanenza di una criticità di livello rosso localizzata nelle rispettive aree di allerta». 

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PERMANE ALLERTA ARANCIONE NEL BELLUNESE E LUNGO IL CORSO DEL PO
Nel bollettino emesso oggi segnala, inoltre, la possibilità di fenomeni franosi nelle zone di allertamento del Bellunese, del Trevigiano e dell’area pedemontana compresa tra Treviso, Vicenza e Verona. Permangono sotto monitoraggio le frane del Tessina in comune di Chies d'Alpago e della Busa del Cristo a Perarolo di Cadore, riattivatesi dopo le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi, la frana del Rotolon in comune di Recoaro.

Resta confermata l’allerta idraulica anche lungo l’asta del Po per il passaggio dell’onda di piena, mentre rientra l’allarme per il basso Piave, il Sile e il bacino scolante nella laguna di Venezia.

Nel tratto veneto dell’asta del fiume Po il passaggio della piena potrebbe determinare l’allagamento delle aree golenali non difese da argini, con interessamento delle attività, degli insediamenti, delle infrastrutture ivi presenti. “Si raccomanda ai Comuni ed agli Enti gestori – avverte il Centro decentrato della Protezione civile - di interdire l'accesso alle golene aperte e chiuse compreso l'utilizzo delle piste ciclabili ivi presenti, mantenendo la massima attenzione lungo il corso d'acqua, e valutare l’interdizione al transito di mezzi e persone attraverso i ponti in barche presenti sui rami di Po, nonché di provvedere eventualmente alla loro apertura per il libero deflusso della piena e del materiale flottante trasportato. Si raccomanda a tutti gli Enti gestori dei ponti ed attraversamenti di attivarsi per il mantenimento della piena funzionalità delle sezioni d’alveo in corrispondenza dei manufatti di propria competenza e delle zone limitrofe, eliminando ogni ostacolo rappresentato dal materiale solido trasportato depositatosi, soprattutto in corrispondenza delle pile”.

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VERONA La tangenziale est di Verona è stata chiusa questa mattina in direzione San Martino Buon Albergo per una serie di allagamenti causata dalle precipitazioni che  hanno ripreso ad interessare tutto il Veneto. Sott'acqua è finito, in particolare, il sottopasso del Ponte Florio mandano nel caos la viabilità.

VENEZIA - Dalle 10 si è abbattutto sulla terraferma veneziana un forte acquazzone con allagamenti e disagi per il traffico. Il pericolo dell'acqua alta in centro storico pare scongiurato, il Centro Maree del Comune di Venezia prevede picchi non oltre i 100 cm per questa sera alle 21.30 e domani alle 9.30.

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ROCCA PIETORE , IL SINDACO: «SOLO QUI DANNI PER MEZZO MILIARDO DI EURO»​
«Solo nel comune di Rocca Pietore abbiamo danni per il maltempo che arriveranno a centinaia di milioni, non decine, centinaia. Secondo una mia stima ci si potrebbe avvicinare al mezzo miliardo». Lo dice all'Ansa Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore, uno dei comuni bellunesi più colpiti dal maltempo. Nel territorio del comune ai piedi della Marmolada manca ancora l'acqua a circa 700 utenze, spiega De Bernardin, aggiungendo che si sta cercando in queste ore di completare un collegamento temporaneo che consenta di raggiungere, seppur con bassa pressione, tutte le case. Anche l'elettricità resta uno dei gravi problemi a Rocca Pietore: l'energia, infatti, è garantita dai generatori portati da Enel e Protezione Civile «che tuttavia - conclude il sindaco - non sono di facile gestione soprattutto perchè necessitano di continua alimentazione di carburante». Nella zona ha piovuto intensamente per tutta la mattina, e solo da poco il meteo pare concedere una tregua.
 
Il sito ilmeteo.it  ricorda che, per quanto riguarda le temperature, continueranno a misurare valori sopra la media del periodo in quanto venti più miti meridionali soffieranno su tutte le regioni. I valori notturni saranno quasi sempre sopra i 13-15°C, mentre quelli diurni saliranno di qualche grado, ma a stento supereranno i 20°C.

ANCI VENETOL'Anci del Veneto ha scritto ai sindaci per chiedere a tutti i Comuni la massima disponibilità per mettere a disposizione il proprio personale a sostegno delle amministrazioni del Bellunese. Nella circolare si legge che «numerosi Comuni manifestano evidentemente grandi difficoltà ed hanno richiesto il supporto di personale per affrontare l'emergenza» e si sottolinea che «con urgenza si chiede di comunicare la disponibilità del proprio personale, riportando le qualifiche e i periodi di disponibilità». «Le amministrazioni del Bellunese - spiega la presidente Maria Rosa Pavanello - stanno lavorando in condizioni critiche per questo è fondamentale che i Comuni facciano squadra raccogliendo anche il monito del Presidente Mattarella che pochi giorni fa a Rimini ha ricordato che siamo il tessuto connettivo del Paese ed il primo presidio delle istituzioni sul territorio».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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