L'avevano annunciata, e la sciabolata gelida dell'Epifania ha puntualmente trasformato il Nordest in un freezer a cielo aperto. Dalla serata di venerdì le temperature sono crollate in tutta la regione, raggiungendo minime da record sulle Dolomiti e causando parecchi problemi. Ne sanno qualcosa a Udine, dove il sistema di refrigerazione del reparto di terapia intensiva dell'ospedale cittadino è andato in tilt a causa del freddo: tutti i pazienti sono stati trasferiti in completa sicurezza in un'altra ala del plesso ospedaliero. Sempre a Udine il gelo ha messo ko il sistema antincendio, costringendo i vigili del fuoco a un intervento immediato.
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A Caorle i pescatori si sono trovati con le barche imprigionate nella morsa del ghiaccio, come non accadeva da anni. E pure la laguna veneziana è stata congelata. D'altra parte, con le minime notturne e mattutine sull'arco alpino a 25 gradi sotto lo zero, può succedere di tutto. A causa del forte vento che da tre giorni sta spazzando vette e valli dolomitiche, sulla Marmolada la temperatura percepita è scesa a 46 gradi sotto zero. In montagna, comunque, sono abituati al gelo. A stupire, in effetti, sono i 10 gradi sotto zero registrati ieri mattina alle 7 dall'Arpav a Campodarsego. Nel padovano si sono svegliati con i ghiaccioli fuori dalla porta anche a Ospedaletto Euganeo (-8,9 gradi), Tribano (-8) e Legnaro (-6,9).
Non vanno meglio le cose in Polesine: ieri mattina a Porto Tolle c'erano 5,3 gradi sotto zero, a Castelnovo Bariano -7,5. Freddo intenso anche a Gaiarine, nel trevigiano, dove sono stati sfiorati i -12, a Castelfranco (-10) e Ponte di Piave (-9,4). Nel veneziano stupiscono i 12 gradi sotto zero di Favaro e i -9,5 di Portogruaro, assieme ai 7 gradi sotto zero di Chioggia e ai -9 di Eraclea. Sull'Altopiano l'ondata di gelo ha portato la colonnina di mercurio a -18,6 ad Asiago, con l'intero Altopiano dei 7 Comuni preso nella morsa del ghiaccio per tre giorni e tre notti di fila.
La bordata di gelo dovrebbe finire fra oggi e domani, quando le temperature si alzeranno sensibilmente in montagna.