VENEZIA - «Alla luce dell'esito del primo bando d'acquisto restano due certezze: la prima è che il gruppo Melegatti e i suoi lavoratori rappresentano una eccellenza del territorio veronese e veneto; la seconda certezza è che l'attuale fase, importante e delicata, di individuazione di un soggetto imprenditoriale che abbia la capacità di rilanciare la storica azienda, è tutt'altro che conclusa».
È quanto dichiara l'assessore regionale veneto al lavoro, Elena Donazzan, dopo che il primo bando per la presentazione di offerte d'acquisto della prima azienda veronese del pandoro è andato deserto. «La Regione Veneto - assicura l'assessore - continua a seguire la vicenda aziendale di Melegatti e Nuova Marelli, in raccordo con i curatori fallimentari, le organizzazioni sindacali e le istituzioni interessate, e auspica che già nelle prossime settimane si facciano avanti soggetti del territorio che abbiano le potenzialità per rilanciare produzione e marchio e valorizzare storia e professionalità dell'azienda veronese».
«In questa fase, estremamente importante e delicata, è doveroso mantenere la barra dritta, e tenere bene a mente e perseguire con determinazione l'obiettivo finale, cioè la salvaguardia dell'azienda e dei suoi livelli occupazionali». «Informo, peraltro - conclude l'assessore - che proprio stamattina ho chiesto direttamente al ministero del Lavoro di poter avere indicazioni sui tempi per l'erogazione della cassa integrazione straordinaria ai dipendenti di Melegatti».
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