Marmolada, la trincea del centrodestra. Il Pd diserta il Consiglio a quota 2.950

Lunedì 24 Settembre 2018 di Angela Pederiva
Marmolada, la trincea del centrodestra. Il Pd diserta il Consiglio a quota 2.950
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VENEZIA - Il calderone social del Trentino ribolle di rabbia: «Marmolada è trentina e basta», «Ormai 100 sentenze l'hanno attribuita sempre alla Provincia autonoma di Trento e non al Veneto», «Fora i veneti dal nostro territorio». È questo il comitato di benvenuto, si fa per dire, che virtualmente accoglierà oggi a Punta Serauta il Consiglio regionale del Veneto, in convocazione straordinaria a quota 2.950 (e ad una temperatura ben sotto lo zero) per rivendicare la titolarità del ghiacciaio, oggetto di una contesa plurisecolare nelle vicende storiche e pluridecennale nelle carte bollate. Una trasferta dedicata all'approvazione della mozione zaian-leghista, che sostiene la conferma dei confini stabiliti dall'intesa Galan-Dellai e che sarà trasmessa ai parlamentari eletti in Veneto, malgrado l'assenza del Partito Democratico e la contrarietà del Movimento 5 Stelle.
 
GLI ALLESTIMENTIDentro al Museo della Grande Guerra è tutto pronto. Gli allestimenti sono stati completati già ieri, in una sala ben diversa dalla consueta aula di Palazzo Ferro Fini, a cominciare dalle vetrate con vista sulle montagne. Saranno presenti, e determinati a votare a favore, i gruppi del centrodestra sia di maggioranza che di opposizione: Zaia Presidente (confermata anche la partecipazione del governatore), Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia (anche se il capogruppo Sergio Berlato non ci sarà per un impegno di partito a Roma), Siamo Veneto, Veneti Uniti, Centro Destra Veneto, Area Popolare, Veneto per l'Autonomia e Veneto Cuore Autonomo. Assente sarà invece il Partito Democratico, in polemica con quella che ritiene «una trovata propagandistica senza senso che prende in giro chi vive quotidianamente la montagna con tutti i suoi problemi». Allo stesso modo diserteranno l'appuntamento Cristina Guarda di Moretti Presidente (mentre il capogruppo Franco Ferrari non mancherà) e Patrizia Bartelle del Movimento 5 Stelle (a differenza dei suoi colleghi, intenzionati però a votare contro: «L'opposizione si fa a livello del mare e sulla cima delle montagne»). Defezioni e critiche stigmatizzate dal presidente leghista Roberto Ciambetti: «La Marmolada è una montagna simbolo della nostra terra e della nostra storia, visto che fu la Serenissima a fissare, garante l'impero d'Austria, i confini montani che anche noi intendiamo oggi precisare. Chi riduce il tutto a canzonette dimostra solo i suoi limiti culturali e politici». 
IL PROGRAMMADopo il ritrovo a Malga Ciapela alle 10, la funivia Marmolada trasporterà gli accreditati al dibattito consiliare, che dovrebbe svolgersi fra le 11 e le 13.30. Seguiranno la deposizione di una corona d'alloro al monumento ai Caduti della Grande Guerra, il buffet e la foto ricordo a Punta Rocca, che con i suoi 3.265 metri è il simbolo della sfida tra Veneto e Trentino, prima della discesa prevista dalle 16. Almeno tre consiglieri regionali non potranno salire fino a quella quota, per motivi di salute legati all'altitudine, ma parteciperanno comunque ai lavori, collegati in videoconferenza dalla sede della Protezione Civile di Rocca Pietore: si tratta di Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), Gabriele Michieletto (Zaia Presidente) e Fabiano Barbisan (Centro Destra Veneto). Invitati anche Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore, e Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno.
IL SOSTEGNOIeri sulla vicenda è arrivata la presa di posizione di Luigi Brugnaro, sindaco metropolitano di Venezia, evidentemente interessato all'asse tra laguna e montagna: «La Marmolada è Veneta e Serenissima! Sosteniamo Luca Zaia e il Consiglio Regionale del Veneto per la scelta coraggiosa di difendere la Marmolada. Appoggio pieno e pronti a qualsiasi iniziativa assieme alla Regione del Veneto e ai comuni montani veneti». Parole che sui social network hanno richiamato commenti pro-Veneto, di segno contrario a quelli pro-Trentino, a proposito della Regina delle Dolomiti: «È sempre stata veneta, voi trentini eravate austroungarici... non ancora italiani».
Ultimo aggiornamento: 12:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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