Marmolada contesa, è l'ora della ​verità: primo round in tribunale

Lunedì 17 Dicembre 2018 di Angela Pederiva
Marmolada contesa, è l'ora della verità: primo round in tribunale
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Arriva il giorno della verità sulla contesa per la Marmolada. È in programma per domani, davanti al Tar del Lazio, l'udienza in camera di consiglio riguardante il ricorso promosso dal municipio di Canazei contro il ministero dell'Interno, procedimento in cui risultano controinteressati il Comune di Rocca Pietore e la Regione del Veneto. Nel frattempo però anche i veneti hanno deciso di rivolgersi al giudici amministrativi contro l'Agenzia delle Entrate e una serie di dicasteri, motivo per cui pure i trentini hanno stabilito di costituirsi in giudizio. L'udienza di domani riguarda il filone Trentino contro Veneto. Dopo quattordici mesi di depositi di memorie, motivi aggiunti e documenti, la prima sezione del Tar di Roma sarà chiamata a valutare il «silenzio-inadempimento sulla richiesta di completa e rigorosa esecuzione del Dpr 29.5.1982 e di provvedere pertanto, entro congruo prefiggendo termine,  alla definizione del confine amministrativo tra i Comuni di Canazei (Tn) e Rocca Pietore (Bl) sul monte Marmolada, in conformità ai criteri indicati nell'ultima parte del parere del Consiglio di Stato - Sezione prima n.18 del 7.3.1980 costituente parte integrante del Dpr medesimo». Fuor di giuridichese, il Viminale era stato dapprima formalmente diffidato e poi citato in giudizio per essere condannato ad apporre i cippi sul ghiacciaio e a modificare la cartografia in maniera conforme al decreto Pertini, che trentasei anni fa aveva fissato il confine lungo la linea di displuvio del massiccio, assegnando la titolarità del ghiacciaio al versante trentino e togliendolo al fronte bellunese. Nel maggio scorso la demarcazione era stata appunto rivista in senso favorevole al Trentino, per decisione dell'ex Agenzia del Territorio che è entrata nell'orbita del ministero dell'Economia. Ad ottobre però la richiesta di Canazei si era ampliata, in quanto il Comune ha «ritenuto che la confinazione stabilita dall'Agenzia delle Entrate per conto del Ministero dell'Interno non sia perfettamente aderente a quanto statuito» dal presidente della Repubblica nel 1982 e dal Consiglio di Stato nel 1998: in sostanza i trentini non si fanno bastare la pertinenza esterna di 30-70 metri, ma rivendicano pure le due stazioni della funivia di Punta Serauta e di Punta Rocca.
VENETO CONTRO TRENTINOQuesto ha determinato il filone giudiziario inverso e cioè Veneto contro Trentino. In linea con l'irritazione di Rocca Pietore e della Regione, che con l'ospitalità del sindaco Andrea De Bernardin era arrivata a promuovere una seduta consiliare straordinaria a tremila metri di quota, ha infatti deciso di andare al Tar del Lazio anche la società Marmolada Srl, che gestisce appunto l'impianto di risalita. Il ricorso è stato presentato contro l'Agenzia delle Entrate, l'Istituto geografico militare, i ministeri della Difesa, dell'Interno e dell'Economia, «per l' accertamento e la dichiarazione della nullità, dell'inefficacia o l'annullamento» delle varie note che nei mesi scorsi hanno ridisegnato il confine andando incontro alle istanze trentine al punto da interessare pure le due stazioni della funivia. Perciò lo scorso 7 dicembre la Giunta di Canazei ha deliberato la propria costituzione e resistenza in giudizio, al fine di «difendere gli interessi del Comune di Canazei all'accertamento della corretta confinazione sul Monte Marmolada».
I COSTIA questo punto non è escluso che i due filoni possano essere unificati, per le evidenti connessioni fra l'uno e l'altro, come si legge nella delibera trentina, secondo cui «vi è un preciso interesse affinché tutti questi procedimenti abbiano una definizione comune e univoca». Tanto più perché, prima ancora che la plurisecolare diatriba entrasse nelle aule di giustizia, la questione era dibattuta anche fuori: non a caso gli atti arrivano a citare il Trattato di Vienna del 1866. Di sicuro da quando la vicenda è diventata una faccenda da carte bollate, si registrano dei costi che cominciano ad essere importanti. Per quanto riguarda Trentino contro Veneto, la Regione con una delibera del 19 novembre e un decreto del 26 novembre ha impegnato oltre 32.000 euro per assegnare l'incarico di co-patrocinio a due avvocati: per la precisione 16.084,37 a Franco Gaetano Scoca e altrettanti a Federico Sorrentino. Quanto invece a Veneto contro Trentino, il Comune di Canazei ha stanziato 6.566,04 euro in favore degli avvocati Andrea e Giorgio De Pilati e Giuseppe Antonini.
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