Prosciolto dal giudice di Pace nel 2016, l'ex capo della Mala del Brenta, Felice Maniero, tornerà in aula come imputato dopo che la procura di Roma ha ottenuto l'annullamento della sentenza dalla Corte di Cassazione. Maniero era stato accusato di lesioni, minacce e ingiuria in seguito alla denuncia di una presunta vittima. Accuse archiviate, aveva evidenziato il giudice di Pace, perché quello di ingiuria «non è più previsto dalla legge come reato; dall'altro le accuse di minacce e ingiuria andavano considerate "estinte" per remissione di querela». Di diverso parere la procura capitolina che ha ottenuto dalla Cassazione l'annullamento della sentenza «con rinvio al giudice di Pace di Roma per un nuovo giudizio limitatamente ai reati di lesione e minacce».
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