VENETO - Non sono bastati gli ultimi temporali a risollevare una stagione compromessa dalla siccità. E facendo la conta dei danni, nel solo Veneto l'agricoltura è stata messa in ginocchio: ammonta infatti a tra i 120 e i 170 milioni di euro l'ammanco. A effettuare la stima è la Direzione agroalimentare della Regione Veneto, dopo aver sentito i soggetti interessati nel territorio delle sette province venete, in vista del confronto di oggi tra le Regioni e il ministro per l'Ambiente Gianluigi Galletti.
«Rappresenterò al ministro le gravi condizioni in cui versano l'agricoltura veneta e l'approvvigionamento delle reti idriche per uso potabile e irriguo», anticipa l'assessore veneto all'Agricoltura. «Chiedo che la gestione della risorsa idrica privilegi le vere priorità, cioè gli usi civili e quelli irrigui, e non la produzione idroelettrica, che risponde a logiche di massimizzazione dei profitti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Rappresenterò al ministro le gravi condizioni in cui versano l'agricoltura veneta e l'approvvigionamento delle reti idriche per uso potabile e irriguo», anticipa l'assessore veneto all'Agricoltura. «Chiedo che la gestione della risorsa idrica privilegi le vere priorità, cioè gli usi civili e quelli irrigui, e non la produzione idroelettrica, che risponde a logiche di massimizzazione dei profitti.
Un principio che deve valere per tutti, anche nel contemperare esigenze diverse tra regioni. In Veneto servirebbe un piano da 180 milioni per gli usi civici, che comprende la prosecuzione del sistema acquedottistico regionale Mosav e le barriere contro il cuneo salino nel Polesine e nel Veneziano, e investimenti nelle opere strutturali della bonifica per altri 113 milioni di euro».