Nella regione più turistica d'Italia, 1.800 strutture ricettive rischiano la chiusura. Si tratta degli alberghi, dei campeggi, delle case per vacanze e dei bed&breakfast che, a quattro anni e mezzo dalla legge sul turismo, non hanno ancora presentato la prescritta domanda di classificazione. Di fronte al rischio di crollo di questo importante comparto dell'economia veneta, la giunta Zaia ha deciso di concedere una proroga al prossimo 31 marzo, con l'avvertenza però che sarà l'ultima: scaduta quella, e al netto di comprovata «causa di forza maggiore», scatterà lo stop all'attività...
Ultimo aggiornamento: 09:30
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