Il maltempo concede una tregua:
diminuisce il livello dei fiumi

Mercoledì 5 Febbraio 2014
Il maltempo concede una tregua: diminuisce il livello dei fiumi
VENEZIA - Rientrano lentamente negli alvei i tanti fiumi esondati in Veneto a causa del maltempo dell'ultima settimana ma molto resta da fare sul fronte dei danni a cominciare dallo svuotamento di piani terra, scantinati e capannoni industriali letteralmente invasi dall'acqua.

Restano due fronti di allarme. Lungo la pedemontana veneta il rischio frane che ha già interessato numerose frazioni specie nel trevigiano, nel vicentino e nel veronese. Tra le situazioni a rischio la celebre località di Asolo nel trevigano.

Dopo una notte passata in piedi a monitorare il livello dei fiumi il primo cittadino di Bovolenta (Padova), Vittorio Meneghetto, è cautamente ottimista. «La Protezione civile - ha spiegato - ci ha detto che il livello dell'acqua si è abbassato di una spanna ma l'allerta resta ancora alta. Fortunatamente gli argini hanno tenuto e il Bacchiglione non è esondato». A passare la notte fuori casa sono state circa 350 persone, ma solo una ventina di queste hanno utilizzato il centro di ricovero allestito nel vicino comune di Polverara. Mentre il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato lo stato di calamità naturale sul fronte meteo c'è un miglioramento anche se sono previste nuove piogge e altre nevicate in montagna. Secondo l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav), si registreranno a sprazzi, anche oggi, nuove precipitazioni ma saranno di tipo ordinario e non dovrebbero preoccupare ulteriormente quella che è una situazione già compromessa. Attesa ancora neve sopra i 1000 metri di quota.



Migliora la situazione del tempo in Friuli Venezia Giulia, e rimangono sotto i livelli di guardia fiumi e corsi d'acqua, mentre in montagna non smettono i disagi dovuti alle abbondanti nevicate. Sotto controllo Isonzo e Tagliamento, sono in diminuzione i livelli del fiume Meduna, del Livenza e del Noncello. I corsi d'acqua di risorgiva si mantengono su livelli sostenuti e sono costantemente monitorati.
In alcuni centri abitati sono segnalati allagamenti di scantinati, a causa dell'innalzamento della falda freatica, «sovraccaricata» dalle precipitazioni. In montagna rimane il fenomeno della galaverna (deposito di ghiaccio) anche se in giornata si prevede un aumento della temperatura. Restano interrotte alcune strade provinciali in Carnia e nel Tarvisiano, e i valichi con Slovenia e Austria, con presidi per il pericolo di valanghe. Durante la notte hanno continuato a operare 92 volontari della Protezione civile regionale per allagamenti di edifici in pianura, di prevenzione del pericolo di esondazione e sgombero neve in montagna.
Ultimo aggiornamento: 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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