Incubo sull'A4, tutta colpa dei Tir: tra le cause distrazione e cellulari

Domenica 11 Giugno 2017 di Giuseppe Pietrobelli
Incubo sull'A4, tutta colpa dei Tir: tra le cause distrazione e cellulari
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NORDEST - Tutta colpa del traffico pesante, delle corsie ridotte per la terza corsia e della disattenzione dei camionisti, forse più impegnati a digitare sugli smartphone che a guardare la strada. Una sequenza del genere è difficilmente ripetibile. È appena finita una settimana da incubo per decine di migliaia di automobilisti che percorrevano l’autostrada A4, da Venezia a Trieste, imbottigliati nelle code, costretti a uscire al primo casello o a bypassare i tratti chiusi per incidenti. Se l’estate si vede da questo primo scampolo di giugno, il passaggio verso est non promette nulla di buono.
Basta un incidente e tutto va in tilt. Martedì 6 giugno si sono tamponati alcuni mezzi pesanti fra San Giorgio di Nogaro e Latisana, con code di 10 chilometri. Bis il giorno dopo per due incidenti tra camion (carico di granaglie sull’asfalto) tra Redipuglia e San Giorgio di Nogaro; un terzo incidente ha dato il colpo di grazia tra Latisana e Portogruaro, con chiusura dell’autostrada. Giovedì uno scontro di mezzi pesanti fra Portogruaro e San Stino di Livenza, direzione Venezia, ha imposto l’uscita a Portogruaro, una nuova chiusura e by-pass in A28/A27. Venerdì, chiusura al mattino del tratto Villesse-Monfalcone, direzione Trieste, per l’incendio di un autoarticolato. Al pomeriggio, a San Giorgio di Nogaro, un bus con ragazzini austriaci è stato tamponato da un camion. Ennesimo blocco.
Cosa accade sulla A4? Perché tanti incidenti dalle conseguenze non gravi, ma con effetti nefasti sul traffico? La prima spiegazione è strutturale. «Purtroppo per i lavori della terza corsia ci sono tratti con due sole corsie di 3 metri e mezzo. Ma questa non è la causa degli incidenti, che non vengono determinati dalla strada, ma dall’uomo. È casomai la causa degli smaltimenti difficoltosi, che impongono la chiusura dell’autostrada. Una carreggiata di 14 metri ci consente, infatti, di creare corsie di passaggio». L’analisi è di Gianluca Romiti, dirigente del Coa, il Centro operativo autostradale che ha competenza sul Friuli, parte del Veneto Orientale e fino a Belluno. Attualmente i cantieri interessano il tratto Latisana–San Giorgio di Nogaro verso Trieste (12 chilometri), mentre verso Venezia il tratto è di 8 chilometri fra San Giorgio di Nogaro e Latisana. Le corsie sono state ridotte di 25 centimetri di larghezza, è stata eliminata la corsia di emergenza e il limite di velocità è di 80 chilometri all’ora (70 chilometri per i mezzi pesanti). Ci sono altri tre chilometri di restringimento fra Portogruaro e Latisana, in direzione Trieste.
«Per quanto riguarda gli incidenti – osserva Romiti - ci troviamo di fronte a tamponamenti tra mezzi pesanti. In questi casi la distrazione è la prima causa, unita al mancato rispetto delle distanze di sicurezza». Quanto c’entra l’uso di apparecchi elettronici in cabina? «Non lo sappiamo». Un camionista non dirà mai che stava digitando sui tasti mentre il mezzo davanti frenava, purtroppo molti lo fanno. Ma secondo l’Aci, che rovescia le tabelle Istat, tre incidenti su quattro sarebbero ormai causati dall’uso dei cellulari. E le contravvenzioni in un anno, in tutta Italia, superano già quota 140mila.
L’emergenza in A4 è anche effetto dell’incremento del traffico pesante. Secondo Autovie Venete, nel 2016 i mezzi pesanti sono stati 11 milioni 922mila, con un aumento del 5,18 per cento (586mila) rispetto al 2015 (11 milioni 335mila). Un balzo importante, ma nei primi cinque mesi del 2017 si è avuto un ulteriore aumento del 5.8 per cento rispetto al 2016, con 5 milioni 48mila mezzi, a fronte di 4 milioni 781mila del periodo gennaio-maggio 2016. Il saldo attivo è di 266mila camion in più. Ma da gennaio anche il traffico leggero è cresciuto del 2.1 per cento. Con l’apertura della A34, molti veicoli pesanti in arrivo da Maribor e Lubiana scelgono questa direttrice per raggiungere la A4. Si è così alleggerita la barriera di Trieste Lisert, ma alla confluenza fra A4 e A34 si determinano spesso le prime congestioni.
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Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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