Che fine ha fatto la Via del Mare? Rischia di saltare definitivamente

Martedì 5 Dicembre 2017
Che fine ha fatto la Via del Mare? Rischia di saltare definitivamente
Che fine ha fatto la Via del Mare? Sospesa da anni, la superstrada a pedaggio il cui tracciato dovrebbe snodarsi dal casello di Meolo-Roncade, sulla A4, per terminare alla rotatoria alle porte di Jesolo, rischia di saltare definitivamente. È vero che il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha dato il via libera alla convenzione, ma è altrettanto vero che la Corte dei conti ha ricusato quella convenzione. E non mettendo il visto, non si può procedere. Non solo: stando a quanto trapela da Palazzo Balbi, anche altre grandi opere - dalla Valsugana alle tangenziali - rischiano di rimanere sospese in un limbo indefinito. Il motivo sarebbe indirettamente legato a Ettore Incalza, l'ex capo della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che nel gennaio del 2013 fu indagato per un appalto legato alla costruzione della Tav di Firenze. In quell'occasione venne sequestrata una serie di documenti al ministero. E adesso, mancando le carte, le varie opere sarebbero bloccate.
 
L'APPELLO

Intanto il consigliere regionale Luciano Sandonà (Lista Zaia) ha presentato una mozione sul completamento della Valdastico Nord. La richiesa è che la giunta si attivi presso tutti i parlamentari veneti affinché l'approvazione definitiva dell'emendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge 148/2017 che consente la concessione fino al 2048 alla Società Autostrada del Brennero spa in regime di in house sia condizionata ad un formale e preventivo impegno della Provincia autonoma di Trento a consentire il completamento dell'autostrada A31 anche nel proprio territorio. «La Provincia di Trento - ha detto Sandonà - sui temi infrastrutturali, sembra muoversi come la Bolivia nell'800, quando a ripetizione dichiarava guerra agli stati confinanti perché cercava lo sbocco al mare. In realtà, Trento, con il suo atteggiamento, sta bloccando lo sviluppo del Veneto verso nord e la nostra economia appare appesa ai suoi capricci». Il consigliere regionale ha ricordato che la proroga della concessione autostradale del Brennero era legata al via libera da parte di Trento alla Valdastico Nord: «Ora, invece, mentre la proroga della concessione all'Autobrennero entra nella Finanziaria, è stato relegato in soffitta quell'accordo, quella sorta di gentleman agreement che consentiva il completamento del proseguimento a nord della A31 collegando le province di Vicenza e Trento attraverso la A22».
Al.Va.
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