Il giorno più lungo: incontro decisivo a Bruxelles per il piano di salvataggio

Mercoledì 24 Maggio 2017 di Maurizio Crema
Il giorno più lungo: incontro decisivo a Bruxelles per il piano di salvataggio
Vertice oggi a Bruxelles su Popolare Vicenza e Veneto Banca prima del via libera al piano per Mps. Il consigliere delegato Fabrizio Viola e l'Ad Cristiano Carrus incontreranno la direzione generale della concorrenza della Ue (che deve dare il via libera al salvataggio di Stato) e il Tesoro per fare il punto sulla richiesta di ricapitalizzazione precauzionale. Qualche giorno fa, la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha detto che, a differenza di Siena, con le «venete non siamo così avanti». Ed è emersa la nuova richiesta che all'aumento di capitale di massimo 6,4 miliardi partecipino anche i privati almeno per un miliardo. Una richiesta che potrebbe bloccare il salvataggio. Smentite per ora possibili dimissioni al vertice delle due banche, ma sia Vicenza che Montebelluna sono in fibrillazione. Il tempo stringe e serve l'ok Ue il più presto possibile, come ha sottolineato anche il Codacons, che parla di un Veneto esasperato.
Al termine dell'Ecofin il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto alle critiche di altri Paesi: stiamo «facendo delle operazioni in assoluto rispetto delle regole», ricordando che «questo meccanismo è una novità». Le due banche hanno già presentato da tempo all'Ue i loro piani di ristrutturazione, che prevedono la fusione fra i due istituti, con un fabbisogno di capitale complessivo stimato in 6,4 miliardi e lo smaltimento di 9,6 miliardi di sofferenze lorde. L'iter per la ricapitalizzazione, che determinerebbe il controllo dello Stato sulle due banche, è analogo a quello di Mps. Ma sarebbe ostacolato dalla volontà della Dg Comp di evitare finanziamenti pubblici per future perdite già accertate nascoste tra le pieghe delle sofferenze. Dietro a questo motivo tecnico potrebbe nascondersi la volontà di qualche autorità o Paese Ue di dare una lezione al sistema Italia, di colpire una banca col bail in per educare le altre. La riunione di oggi dovrebbe fare finalmente chiarezza sulle reali necessità di capitali e sul possibile intervento dello Stato (4,7 o 3,7 miliardi?). Appare molto difficile che Atlante o i privati intervengano ancora. «Non commento voci e non lo faccio per ovvie ragioni quando si tratta di banche», ha chiuso la questione Padoan. Ma il tempo stringe e ogni giorno perso rende il rilancio delle due venete più difficile.

© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 20:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci