Eutanasia non più tabù: a Nordest favorevoli tre su quattro

Mercoledì 22 Novembre 2017 di Natascia Porcellato
Eutanasia non più tabù: a Nordest favorevoli tre su quattro
Un largo sostegno all'eutanasia: questo è quanto emerge dai dati elaborati da Demos e presentati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nordest del Gazzettino. Quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede?: poco meno di tre nordestini su quattro (73%) si dichiarano moltissimo o molto d'accordo con questa opinione.
Il sostegno, oltre che vasto, nel corso del tempo è cresciuto e si è consolidato. Negli ultimi 15 anni, infatti, abbiamo assistito ad un aumento costante della popolarità di questa opinione. Nel 2002, era il 56% a sostenere la legittimità di interrompere la propria vita in caso di mali incurabili e gravi sofferenze. Cinque anni più tardi, il valore era salito al 67% e nel 2012 si era assestato al 69%. Oggi, constatiamo una ulteriore crescita di circa 4 punti percentuali che porta l'accordo verso la dolce morte a interessare il 73% dei rispondenti.
LA CHIESA
Dell'argomento si è molto parlato nei giorni scorsi dato il messaggio inviato da Papa Francesco al meeting della World Medical Association sulle questioni del fine-vita. Bergoglio, pur non cambiando la posizione ufficiale della Chiesa, da sempre fortemente contraria all'eutanasia, introduce però il tema della difesa della dignità umana e scrive nero su bianco che evitare l'accanimento terapeutico non è eutanasia. Parole importanti che rimettono al centro la volontà del paziente e gli restituiscono la piena legittimità a decidere del proprio modo di vivere e di morire.
Se analizziamo l'influenza della pratica religiosa, osserviamo che tra coloro che non si recano mai in Chiesa è presente il sostegno maggiore alla dolce morte (88%). Anche tra quanti vanno a Messa saltuariamente il supporto appare molto ampio (79%), ma il dato più interessante riguarda quanti frequentano i riti religiosi più assiduamente: tra di loro, infatti, l'accordo verso l'eutanasia raggiunge il 50%.
I PARTITI
Infine, consideriamo la variabile politica. In questo caso, il dato che emerge con maggiore forza è la trasversalità del sostegno all'opinione proposta nei diversi elettorati. Un sostegno superiore alla media proviene da quanti sono vicini ai Democratici e Progressisti (85%), alla Lega Nord e al Movimento 5 Stelle (entrambi 78%), oltre a quanti orienterebbero il proprio voto verso i partiti minori (81%). Sostanzialmente in linea con il valore medio, invece, sembrano essere le posizioni espresse dagli elettori di Fratelli d'Italia (76%) e del Partito Democratico (72%). Un po' meno ampio, ma comunque largamente al di sopra della soglia della maggioranza assoluta, sembra essere il sostegno all'eutanasia presente tra quanti voterebbero per Forza Italia (65%) o tra coloro che si rifugiano nell'area grigia dell'incertezza e della reticenza (69%).
Natascia Porcellato
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Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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