Bitonci al posto di Zaia nel 2020? Da Re taglia corto: «Squadra che vince non si cambia»

Lunedì 13 Agosto 2018 di Alda Vanzan
Bitonci al posto di Zaia nel 2020? Da Re taglia corto: «Squadra che vince non si cambia»
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«Squadra che vince non si cambia!». Lo scrive, con tanto di punto esclamativo, il segretario della Lega veneta, Gianantonio Da Re. Che così liquida tutti i rumors che vorrebbero l'ex sindaco di Padova, Massimo Bitonci, sgomitare per piazzarsi a Palazzo Balbi nel 2020 al posto di Luca Zaia. «Bitonci è parlamentare e sottosegretario, il suo ruolo ce l'ha e sta bene così a Roma. E comunque non è lui a decidere cosa fare, le scelte le fa il partito», scandisce Da Re al Gazzettino. E il partito, dice Da Re, non ha dubbi: a Palazzo Balbi c'è e deve restare Luca Zaia. Lui e tutta la squadra di consiglieri e assessori uscenti. Quello che invece è bilico è la stagione congressuale: «I congressi provinciali - annuncia Da Re - si faranno più avanti, non c'è nessuna fretta».
 
LA CONFERMAIn un comunicato, poi postato su Facebook, da Re esclude manovre per mandare Zaia in Europa. «Non esiste, sarebbe paradossale cambiare. E poi per fare cosa? Ma se ha avuto la possibilità di fare il premier! Il nostro governatore Luca Zaia è e sarà presidente della Regione, farà il terzo mandato insieme agli assessori ed ai consiglieri». «La linea politica - aggiunge - la detta per primo il segretario federale Salvini e poi, in Veneto, il sottoscritto in qualità di segretario insieme al consiglio nazionale. Gli amministratori locali e i parlamentari sanno benissimo che sono chiamati a svolgere al meglio il loro prezioso lavoro poiché hanno assunto un impegno con i veneti. Ricordo che in Veneto esiste una grande squadra, formata da brave persone ognuno con le proprie responsabilità e un proprio ruolo, che lavora compatta». Quindi elenca: «Abbiamo due ministri, Erika Stefani alla quale è stato affidando il delicato compito di seguire una delle nostre più importanti battaglie: l'autonomia del Veneto. E Lorenzo Fontana, grazie al quale i temi della famiglia e della disabilità saranno finalmente valorizzati. Massimo Bitonci è sottosegretario all'Economia e Finanza, ruolo fondamentale per definire le risorse economiche necessarie al nostro territorio così come il sottosegretario Franco Manzato che si occupa di agricoltura, tema di primaria importanza per il nostro movimento. E poi i nostri sindaci, sempre in prima fila».
IL RINVIOE se «squadra che vince non si cambia», per il momento non si cambiano neanche i vertici del partito. «I congressi provinciali? Non c'è nessuna fretta, li faremo più avanti», dice Da Re. Il cronoprogramma prevedeva i congressi di sezione e di circoscrizione entro settembre («E quelli si stanno già facendo», dice il segretario veneto della Lega), mentre i congressi provinciali dovevano concludersi entro novembre. Ecco, questi ultimi sono rinviati a data da destinarsi. Perché? «Vogliamo cercare candidati condivisi». Quindi resteranno i commissari: Roberto Ciambetti a Treviso, Nicola Finco a Verona, Franco Gidoni a Padova, Paolo Tosato a Vicenza, Fausto Drio a Rovigo, Gianpiero Possamai a Belluno, Alberto Stefani a Venezia. L'annuncio del rinvio dei congressi, però, rischia di creare trambusto nel partito. Anche perché a breve ci saranno da decidere non solo i candidati sindaci, ma soprattutto i candidati europarlamentari: nel 2014 in Veneto la Lega ne elesse due (Mara Bizzotto e Lorenzo Fontana, ora sostituito da Giancarlo Scottà), l'anno prossimo potrebbe fare un altro botto come alle Politiche. Ma chi decide chi candidare? I commissari? O, di fatto, il segretario Da Re con il presidente Bitonci come lo scorso marzo?
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