PAULARO E LIGOSULLO (Udine) - Esito tragico per l'intervento di ieri pomeriggio, 5 luglio, sul Monte Tersadia, in Carnia, tra Ligosullo, Paularo e Paluzza. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, infatti, per Valter Plos sessantasette anni, nato a Roma e residente a Majano. I suoi compagni di gita, anche loro di Majano, lo hanno visto precipitare senza reazioni, senza lamenti, e senza poter fare nulla. Il gruppo stava percorrendo in discesa il sentiero 409 di ritorno dall'escursione dal Monte Tersadia ed era quasi giunto alla fine del percorso quando Plos è caduto. Non è da escludere, ascoltate le testimonianze degli stessi compagni di gita, che possa essersi trattato di un malore a provocare la caduta. Nel punto in cui è avvenuto l'incidente, a quota 1100 metri, il sentiero corre su un salto ripido e roccioso di circa un centinaio di metri verso il Rio Lavine ed è lì che l'uomo è caduto. Sul posto è giunto l'elicottero del 118 decollato della Centrale operativa di Udine che ha sbarcato il tecnico di elisoccorso del Cnsas e il medico: quest'ultimo ha soltanto potuto constatare il decesso dell'uomo.
La salma è stata recuperata con il verricello con un'operazione molto complessa che ha richiesto l'uso di oltre 60 metri di verricello. La zona in cui è finito Plos, molto impervia, ha richiesto l'impiego dell'elicottero del 118 Fvg anche per il recupero della salma, poi composta nella cella mortuaria dell'ospedale di Tolmezzo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. All'intervento hanno preso parte dodici tecnici del Cnsas di Forni Avoltri, i vigili del fuoco di Tolmezzo e i tecnici del Sagf della Guardia di finanza del capoluogo carnico. Era pronta anche un'ambulanza della Croce Rossa. La morte dell'uomo, che lascia la moglie, due figlie e tre nipoti, ha suscitato vasto cordoglio a Majano dove era amato e conosciuto. Viene descritto come persona sempre cortese e gentile, un uomo d'altri tempi, squisito nei modi di fare, mai una parola fuori posto.