Piano della Regione contro le liste
di attesa e ticket con lo smartphone

Giovedì 4 Agosto 2016 di Alda Vanzan
Piano della Regione contro le liste di attesa e ticket con lo smartphone
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VENEZIA - Domanda: se un paziente viene ricoverato in ospedale, operato e poi dimesso con la prescrizione di ripresentarsi di lì a un tot di giorni per la visita di controllo, perché deve andare o chiamare il centro prenotazioni per avere la visita che gli è stata ordinata e magari mettersi anche in coda perché posto non ce n’è? È il tema delle liste d’attesa e ieri il consiglio regionale del Veneto - aggiungendo un articolo (il 17 ter) alla legge in discussione sulla riforma sanitaria - ha trovato un sistema per tentare, se non proprio di eliminarle, quantomeno di ridurle e di agevolare i pazienti.

IL PIANO - In pratica il consiglio regionale ha dato mandato alla giunta di adottare un "programma straordinario per ridurre i tempi di attesa, semplificare gli accessi e assicurare la presa in carico da parte degli specialisti in caso di patologie croniche o in caso di necessità di approfondimenti diagnostici". Sono previsti vari tipi di azioni, dalla ridefinizione degli ambiti territoriali anche interaziendali in cui devono essere assicurati i tempi di attesa alla costituzione in ogni Ulss di team multidisciplinari per la gestione delle critichità e per monitorare i risultati.

BASTA CODE ALLE CASSE - L’idea è che tutto debba essere più semplice. E che se già ci sono le liste d’attesa, non si debba poi fare anche una coda per pagare. Di qui la previsione di attivare progetti innovativi come il Cup (Centro unico prenotazioni) on line per prenotare l’appuntamento in modalità self service. E poi il ReCall, cioè un sistema automatico regionale che contatta l’assistito per ricordare via telefono, sms, App, la visita in scadenza e richiedere conferma o cancellazione. La cancellazione on demand, un sistema automatico regionale tramite il quale l’assistito comunica H24 la cancellazione della sua prenotazione via telefono (con operatore virtuale) o via App. Infine, la possibilità di pagare il ticket via smartphone per evitare un’ulteriore fila alle casse.

L’OPPOSIZIONE - «È un grande risultato raggiunto dall’opposizione: nella versione originaria del progetto di legge 23 le liste di attesa non venivano nemmeno menzionate, mentre per noi questo era un punto strategico. Si tratta di un’altra modifica importante che va a vantaggio dei cittadini veneti, ottenuta grazie al nostro lavoro, concreto e per niente ostruzionistico», hanno detto i consiglieri del Pd Claudio Sinigaglia, Stefano Fracasso e Orietta Salemi. Il rischio, però, è che resti tutto sulla carta. Di qui il monito del Pd: «La giunta deve elaborare il prima possibile il piano straordinario, sulla cui attuazione resteremo vigili».

STOP DEI LAVORI - Quella di ieri è stata la diciassettesima seduta del consiglio regionale dedicata alla riforma sanitaria. Definita l’Azienda Zero e la parte del sociale, manca solo la riduzione delle Ulss. Ma se ne riparlerà al rientro dalle ferie dei consiglieri: si torna in aula il 30 agosto.
Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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