Cav, ora è scontro tra Regione e Anas: il duello coinvolge i soci

Mercoledì 28 Giugno 2017 di Angela Pederiva
La presidente Sorato
1
Lo scontro al vertice di Cav non è più “solo” una faccenda interna all’azienda. Dopo nove mesi di travagli ai piani alti delle Concessioni autostradali venete, con gli attriti fra l’amministratore delegato Michele Adiletta e la presidente Luisa Serato, in occasione dell’assemblea dei soci di ieri è clamorosamente venuto alla luce il conflitto tra Anas e Regione. Una guerra combattuta a colpi di lettere e verbali e culminata in una diffida che, vista dall’esterno, sembra il preludio alle carte bollate. 
Al centro della disputa sono quattro avvisi di selezione del personale, ed in particolare quelli per due profili dirigenziali verosimilmente esterni, voluti da Adiletta e contestati da Serato. I bandi erano scaduti lo scorso 5 giugno e l’8 giugno il Gazzettino dava conto di un surreale carteggio fra l’amministratore delegato e la presidente, in cui il manager indicato da Anas rispondeva picche alla richiesta di informazioni della numero uno designata dalla Regione. 
Attenzione alle date: emerge adesso che in quello stesso 8 giugno, infatti, da Palazzo Balbi è partita una missiva firmata dal segretario generale Ilaria Bramezza e indirizzata al Consiglio di amministrazione, all’Organismo di vigilanza e al Collegio sindacale di Cav. L’oggetto è già di per sé eloquente: «Richiesta urgente di atti in merito alla gestione societaria». Ma il testo dimostra inequivocabilmente l’entità del duello istituzionale in corso. Il primo passaggio svela tutta l’irritazione del governatore Luca Zaia: «Su espressa richiesta del Presidente della Regione del Veneto, in relazione alle notizie apparse sulla stampa negli ultimi giorni relative alla società Concessioni Autostradali Venete Spa, si chiede di acquisire, urgentemente, tutta la documentazione esistente riconducibile a tali questioni (a titolo esemplificativo, verbali del Consiglio di Amministrazione, atti dell’Ad o di altri amministratori, atti dirigenziali, corrispondenza tra i vari organi e al loro interno, segnalazioni ad organi o autorità di controllo etc.)». La seconda parte evidenzia la volontà della Regione di arrivare ad un chiarimento con Anas: l’invito a Cav è di integrare l’ordine del giorno del 28 giugno «con una relazione all’assemblea da parte del Consiglio di Amministrazione per approfondire il tema delle nuove assunzioni di cui agli avvisi rinvenibili sul sito aziendale e lo stato delle procedure ad oggi avviate, in modo tale da permettere ai Soci di effettuare su questi argomenti le proprie valutazioni».
Secondo quanto è possibile ricostruire, però, il clima in via Bottenigo è così avvelenato che il Cda non si è mai riunito per affrontare l’argomento, tanto che Adiletta e Serato avrebbero inviato alla Regione due informative separate (quella della presidente avrebbe riguardato anche la nota vicenda dell’auto blu). Per motivi al momento non chiari, inoltre, la stessa Serato avrebbe inserito all’ordine del giorno il punto richiesto solo il 15 giugno, suscitando così la contestazione di Anas per il mancato rispetto dei quindici giorni di preavviso previsti dallo statuto. Sicché all’assemblea di ieri, in cui Anas era rappresentata dal manager Vincenzo Acquafredda e la Regione aveva delegato il dirigente Nicola Pietrunti, il tema non è stato discusso. Ma a verbale sarebbero state messe due dichiarazioni che confermano definitivamente il livello della tensione: Venezia avrebbe «deprecato» la situazione di stallo e Roma avrebbe «diffidato» i presenti a parlare con i giornalisti. È il caso di ricordare che Cav è una società a totale capitale pubblico: dei cittadini.
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 06:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci