VENEZIA - «Le scuole venete nel caos, cattedre scoperte, istituti senza dirigenti, mancanza di insegnanti al Nord ed eccesso di insegnanti al Sud, l'anno scolastico 2016/2017 che di fatto non è ancora a regime, 48mila insegnanti assunti in ruolo su posti fittizi "di progetto" che non servono alle scuole. A mano a mano che passano i mesi, la cosiddetta "buona scuola" di Renzi assomiglia sempre di più all'assunzione dei 30mila forestali calabresi. Con tanto di ipotesi di un enorme danno erariale». Lo sostiene il presidente del Veneto Luca Zaia sui disservizi subìti dagli alunni delle scuole statali del Veneto, non ultimo - rileva - il caso dell'Istituto "Severi" di Padova in cui il rientro in servizio di un docente di ruolo solo per un giorno ha fatto saltare il supplente che garantiva la copertura della cattedra per tutto l'anno.
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