Case Ater, stangata sugli affitti: quadruplicati. Tutta colpa di un algoritmo

Domenica 13 Gennaio 2019 di Michele Fullin
Case Ater, stangata sugli affitti: quadruplicati. Tutta colpa di un algoritmo
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Lo scorso anno la riforma dell'edilizia residenziale pubblica del Veneto era stata approvata con lo scopo di porre fine alle molte storture della normativa precedente, come l'assegnazione vitalizia a prescindere dal comportamento e l'assurdo tetto di reddito a 107 mila euro per decadere dai benefici di una casa popolare. Questi erano gli scopi, ma quando, poco prima di Natale, la Regione ha rilasciato il software applicativo con il quale calcolare i nuovi canoni d'affitto, nei Comuni e nelle Ater sono rimasti di stucco: gli affitti sarebbero triplicati e a volte addirittura quadruplicati. L'allarme è partito da Venezia, quando con le prime simulazioni al computer sono saltati fuori valori completamente fuori dalla realtà per quanto riguarda i nuovi canoni d'affitto, calcolati sul valore della situazione economica equivalente Isee. Questa tiene conto non solo del reddito, ma anche di depositi bancari ed eventuali quote di proprietà di immobili.
 
LE CIFREIl problema è che, in base a questo algoritmo, il canone medio mensile con la nuova normativa regionale supererà i 400 euro, superiore di 256 euro rispetto all'affitto medio precedente: il 270 per cento in più. A Venezia, su circa 5mila alloggi di proprietà comunale (2mila nella città storica e nelle isole, il resto nella terraferma) i canoni forniti dalla Regione sono maggiori a quelli attuali in 3.937 casi, con una media di incremento di 190 euro. Gli assegnatari con Isee maggiore di 20mila euro sono 785: 427 a Venezia e isole, 333 in terraferma. Per questi si profilano aumenti pesanti (più 325 per cento), quindi anche 800 euro al mese e la prospettiva di doversi cercare una nuova casa e il rischio di un nuovo grande esodo da Venezia. La nuova legge prevede un termine di due anni per rimettere in ordine l'Isee o lasciare l'alloggio. L'Ater ha a Venezia e isole circa 2.400 alloggi, che arrivano a 15mila se si considera il resto del territorio comunale e la città metropolitana.
Al momento Ater e Comune hanno recapitato l'allarme rosso alla Regione, chiedendo che il sistema venga rivisitato e tarato e per questo non sono stati ancora inviati agli inquilini i bollettini di gennaio. O meglio, saranno spediti i bollettini con gli stessi importi del 2018 salvo rettifica spiegando con una lettera la questione e auspicando che la soluzione arrivi quanto prima. La Regione, come affermato dall'assessore Manuela Lanzarin (l'intervista qui sotto), ha spiegato che si è trattato di un errore e non ci saranno stangate.
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