Bandiera veneta, orgoglio per legge
Dovrà essere esposta più spesso

Mercoledì 2 Marzo 2016
Silvia Rizzotto e la bandiera veneta
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VENEZIA - Esporre bandiera e stemma del Veneto «per recuperare senso civico e valore delle istituzioni». Ma arrivando anche e soprattutto a "griffare" opere pubbliche, beni o servizi con una sorta di "marchio doc" della Regione. Lo prevede un progetto di legge presentato dalla capogruppo in Consiglio regionale di Zaia Presidente, Silvia Rizzotto, e depositato proprio ieri, primo marzo, nel giorno in cui la Repubblica di Venezia celebrava il Capodanno veneto.

Le due novità maggiori sono la previsione di sanzioni amministrative per il mancato rispetto della legge (soprattutto nei casi in cui non siano rispettati il cerimoniale e il decoro) e l’obbligo di apporre lo stemma della Regione del Veneto su tutte le opere, beni o servizi realizzati o acquistati da enti pubblici o da privati con il contributo, anche parziale, della Regione stessa: dalle grandi strutture alle attività finanziate, la riconoscibilità del contributo del Veneto dovrà risaltare.

«Non c’è dubbio – spiega Silvia Rizzotto – che l’attuale bandiera e i simboli della nostra Regione del Veneto derivino da quelli in uso alla Repubblica Serenissima, ma la mia proposta mira soprattutto a recuperare un maggior senso di appartenenza alla comunità veneta e ai valori che ne fanno una vera e propria civiltà. Credo sia fondamentale per una comunità riconoscere le proprie radici e rivitalizzare il senso di appartenenza».
Ultimo aggiornamento: 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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