Un solo «Sì» al telefono e scatta la trappola bollette: i costi lievitano a 700 euro al mese

Domenica 14 Gennaio 2024 di Sara Paolin
Un solo «Sì» al telefono e scatta la trappola bollette - Foto di Mimzy da Pixabay

PORDENONE - «Buon giorno, Lei è il Signor Mario Rossi?», «Sì, sono io», «Lei è un nostro utente» oppure «sappiamo che è un nostro nuovo utente e La vogliamo avvertire che le condizioni contrattuali non sono più le stesse, ma sono rincarate del 40%. Però c'è un modo per risolvere il problema. Se Lei ci dà il suo codice Pod (energia) o Pdr (gas) presenti nelle bollette, possiamo farla passare a una nostra società parallela, che Le permetterà di evitare questo esborso». Ecco come i consumatori cadono nelle mani dei truffatori telefonici, i quali, conoscendo già i dati dell'utente contattato grazie ai database presenti sul mercato, hanno l'obiettivo primario di ingannare le povere vittime. «E non sono soltanto gli anziani dichiara l'Adoc di Pordenone, (Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori), che ha il compito di tutelare i soggetti colpiti dai raggiri a rimanere vittima dei call center che, nel periodo di passaggio tra il mercato tutelato a quello libero dell'energia, sono diventati particolarmente insistenti e insidiosi».

COME DIFENDERSI
In tal senso, l'Adoc rivela anche che, nel caso in cui si venga ingannevolmente contattati da questi call center, è sempre bene e scrupoloso chiedere all'operatore il suo nome e il nome e il codice della società per cui lavora, in modo tale da evitare che il povero malcapitato, che viene incentivato in modo sbrigativo a comunicare i suoi dati, attui quel passaggio. «Non bisogna rispondere: non ci si può difendere. Si viene continuamente tartassati da queste chiamate. Se ne riceve almeno una al giorno, che sia sul cellulare o sul fisso», spiega Antonella Santarelli presidente territoriale di Adoc. Rispondendo con un "sì" a questi truffatori si potrebbe incappare in una registrazione ad hoc della chiamata per provare il consenso dell'utente a sottoscrivere l'attivazione di un nuovo contratto telefonico. Ma del raggiro ci si accorge solamente, e purtroppo, con l'arrivo della prima bolletta, che, inutile dirlo, è sempre e comunque salata. E quelle successive si gonfieranno sempre di più. «Tra novembre e dicembre sono tantissimi gli utenti truffati. E i reclami e le denunce in tal senso prevedono delle modalità e delle tempistiche talmente lunghe e macchinose, tanto da non andare a buon fine», dichiara sempre Santarelli. L'ultima povera "vittima" che ha, proprio in buona fede, pronunciato il (quasi) irreparabile "sì", è piombata in due bollette energetiche decisamente esagerate: del valore complessivo di 700 euro.

Ma non sono finiti qui gli oneri da pagare, in quanto questi ha dovuto provvedere al costo di indennizzo (Cmor) per l'interruzione del contratto precedente, al cui gestore risultavano di conseguenza non pagate due bollette.

IL PHISHING
Altrettanto diffuso è il fenomeno del phishing, «con il quale il gestore della propria compagnia energetica invita l'utente, ignaro di essere truffato, a cliccare su un link ricevuto via sms che non indirizza alla pagina della compagnia, bensì ad un'altra che tenta di "rapirti", ed è difficile contrastarlo», dichiara sempre Santarelli. Inoltre consiglia l'Adoc «Non è una buona idea rivelare i propri codici Pod o Pdr, che non cambiano mai, a differenza del codice cliente e, pertanto, sono considerati preziosi dagli operatori senza scrupoli»; inoltre, consiglia sempre vivamente l'Adoc, «quando si riceve una chiamata da un numero sconosciuto, prima di rispondere si può andare in un motore di ricerca e digitarlo, per vedere se esiste e se è recensito».

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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