PORDENONE - È stato il tenente colonnello Anna Bonifazi, comandante della sezione Psicologia investigativa, sentita ieri in Corte d'assise, a fornire una chiave di lettura attraverso la comparazione linguistico-verbale e linguistico-stilistica dei messaggi scambiati da imputato, fidanzata e Anonimo Anonimo su Facebook, WhatsApp o sul cellulare. Sono stati presi in considerazione i 2.014 sms che Giosuè e Mariarosaria si sono scambiati tra il 10 marzo 2014 e il 23 settembre 2015; i messaggi scritti dalla Patrone sulla chat di WhatsApp Le finanzierine; la decina di messaggi di Anonimo Anonimo inviati tra il 26 giugno e l'11 luglio 2014 a Teresa; infine, il testo recuperato tra i file cancellati nel cellulare della Patrone e che fa pensare a una lettera-confessione indirizzata a Ragone per imputare alla presunta malattia mentale di Mariarosaria i messaggi molesti.
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