Il negoziato. Tagli sugli ospedali, a rischio tutti i reparti

Venerdì 15 Febbraio 2019 di Davide Lisetto
Il negoziato. Tagli sugli ospedali, a rischio tutti i reparti
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Tagli sugli ospedali a rischio tutti i reparti
MANNAIA SULLA SALUTE
PORDENONE - Ancora è una partita tutta in salita, ma nel negoziato che ci sarà nelle prossime settimane tra la Regione e le Aziende sanitarie potrebbe aprirsi qualche spiraglio per Pordenone. I tagli che l'assessorato regionale alla Salute impone alle singole Aziende sanitarie territoriali potrebbe anche non essere lineare. Nel senso che potrebbe passare la linea secondo la quale chi ha risparmiato di più nell'ultima gestione finanziaria - quella di riferimento è del 2017 - dovrà tagliare di meno nel 2029. Insomma, quell'uno per cento di sforbiciata alla voce personale per l'Azienda 5 potrebbe anche essere diversificato. D'altra parte la sanità pordenonese è l'unica che nel panorama regionale ha chiuso il bilancio 207 in attivo con tre milioni e 400 mila euro di avanzo. Tutte le altre Aziende territoriali del Fvg hanno chiuso in perdita.

 
LA BATTAGLIAPerché allora la virtuosa azienda pordenonese dovrebbe tagliare nella stessa misura di chi non è riuscito a risparmiare in passato? Questa la domanda che ha dato il là - nelle ultime due settimane - a una battaglia delle forze politiche e delle organizzazioni sindacali. Chi - come il Pd - è uscito alla scoperto chiedendo alla Regione di tenere conto della situazione diversificata delle diverse Aziende. Chi sotto traccia facendo pressione sull'assessorato al fine di trovare un sistema che possa evitare una iniqua penalizzazione di Pordenone. Anche il sindacato, in particolare la Cgil, ha chiesto un trattamento diverso poiché verrebbero penalizzati alcuni servizi cruciali per il territorio. E non ultimo al fronte della battaglia anti-tagli si è unito anche il Como, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici: «Sarebbe opportuno - ha ribadito nel corso dell'incontro regionale tra i sindacati dei dirigenti sanitari e l'assessorato - che nel predisporre i tagli si tenga conto delle singole situazioni aziendali e dei risultati conseguiti. È chiaro che chi mostra attivi di bilancio dovrebbe essere trattato n modo diverso». Un coro di voci e richieste in un'unica direzione: Pordenone che ha risparmiato 3,4 milioni non venga penalizzata attraverso i tagli lineari, cioé uguali per tutti. Anche per chi è andato in disavanzo. Pare che il tema possa rientrare nel negoziato che si aprirà a giorni: alcuni tagli saranno comunque necessari, ma Pordenone potrebbe essere in parte graziata.
SCENARI DIVERSINel frattempo la direzione dell'Aas5 sta procedendo nella compilazione della mappa dei tagli che è chiamata comunque a presentare. Prima in un confronto con le organizzazioni sindacali, con l'assemblea dei sindaci e poi presentato la ricetta alla Regione. Nello scenario peggiore, quello che si scongiura, il taglio sarebbe addirittura di 2,8 milioni. In questo caso si ipotizza l'appalto di due Rsa (San Vito e Azzano) ricollocando il personale e risparmiando così sui costi tramite l'appalto. Previsti tagli anche negli ospedali di Maniago e Spilimbergo. Ma in appalto potrebbero finire anche altri servizi: come gli sportelli e le casse degli ospedali e alcuni servizi tecnici (come gli impianti caldaie degli ospedali) svolti da addetti interni. Ma l'altro grave rischio è per tutti gli operatori assunti a tempo determinato: tra medici, infermieri, Oss e amministrativi sono circa 180. Inoltre, se è vero che c'è stato il via libera all'assunzione di 45 Oss abilitati questi dovranno essere assunti mano a mano che scadranno i contratti a termine. Risultato: sarebbe vanificato l'incremento negli organici che era stato previsto proprio con l'assunzione dei 45 operatori socio-sanitari. Ma questa ipotesi potrebbe rientrare se Pordenone dovrà tagliare meno di quell'uno per cento inizialmente previsto.
 
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