CORDENONS - La scuola? Meglio imparare a casa, seguendo metodi alternativi e rinunciando ai banchi, ai compagni di classe, ai ritmi che scandiscono la gioventù di tutti gli altri. L'hanno pensata così quattro famiglie cordenonesi che non hanno iscritto i loro figli né alla scuola statale, né ad una privata paritaria, scegliendo invece di educarli tra le quattro mura domestiche. Le legge lo prevede, anche se con alcune strettoie che necessariamente vanno superate: all'inizio di ogni anno, infatti, le famiglie che non hanno iscritto i loro figli a scuola devono presentare un regolare piano formativo alla dirigenza scolastica: il documento deve contenere gli argomenti che saranno trattati nel percorso di formazione e dev'essere aggiornato ogni 12 mesi. Lo studente privatista, perché di questo si tratta, dovrà poi affrontare l'esame di terza media come tutti gli altri: in quel momento la sua preparazione sarà messa alla prova...
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