PRATA - «Ricordati che prima o poi te la farò pagare». Una minaccia, diretta e inequivocabile, che all'indomani del suicidio del trevigiano Igor De Mori sembra ancora più inquietante. Il destinatario è il padre dell'ex fidanzata dell'operaio 43enne che si è tolto la vita a Prata con una semiautomatica calibro 9 di proprietà dell'ex suocero, il quale rimane convinto che soltanto il caso lo abbia salvato dall'essere ucciso assieme alla figlia. Continua a ripetere che se Igor De Mori li avesse trovati in casa avrebbe sparato prima a loro.
LA DENUNCIA
Quella del padre della 25enne non è soltanto una suggestione. Il 10 novembre scorso la figlia aveva sporto denuncia contro il suo ex fidanzato: il suo legale, l'avvocato Denis Domenin, aveva anche chiesto nei confronti dell'operaio il divieto di avvicinamento alla giovane e ai luoghi da lei frequentati, compresa la casa dei genitori nella quale si era trasferita da un decina di giorni dopo la fine della relazione con De Mori. Richiesta che ancora giace in Procura a Pordenone. Il legale, a supporto, aveva anche delineato i profili di pericolosità del 43enne...
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