Scuola, i prof "trasfertisti": cattedra anche a 200 km di distanza da casa (andata e ritorno)

Sabato 18 Agosto 2018
Scuola, i prof "trasfertisti": cattedra anche a 200 km di distanza da casa (andata e ritorno)
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PORDENONE - Posti vacanti nell'Alto Friuli, gli insegnanti di ruolo arrivano dalla Destra Tagliamento. Dal mese prossimo saranno una quindicina i docenti che, vincitori del concorso regionale bandito nel 2016, saranno titolati ad insegnare tra Tarvisio, Arta Terme, Paularo ed Ampezzo. Andrà meglio, invece, a chi è stato assegnato all'Istituto comprensivo di Montereale Valcellina che comprende anche Claut e Tramonti. I rinunciatari, invece, dovranno attendere di essere convocati dalle graduatorie provinciali.

 
POSTO FISSO
Ad un posto fisso, specie se statale, è difficile rinunciare. E proprio per questo giovani insegnanti ma anche madri con bambini ancora piccoli, pur di non perdere l'occasione della vita, hanno accettato la destinazione. Pur consapevoli che, almeno all'inizio, non sarà per nulla facile. Specie per chi, dovendo per forza di cose rimanere nel pordenonese, dovrà ogni giorni recarsi al lavoro a Tarvisio piuttosto che a Paularo. Sacrifici su sacrifici: è proprio il caso di dirlo: ci saranno infatti (soprattutto) maestre d'asilo e di scuola primaria che ogni giorno, calcolando il tragitto di andata e quello di ritorno, dovranno sorbirsi anche 200 chilometri. Sperando, ovviamente, di ottenere prossimamente il trasferimento in qualche scuola più vicina a casa. Complessivamente, per quanto riguarda il Friuli Occidentale, sono 85 gli insegnanti che entreranno in ruolo. Trenta sono stati già assegnati alle varie scuole per l'infanzia, dieci alla primaria, quattro al ruolo tecnico-pratico, sette hanno ottenuto il via libera per poter insegnare (a tempo indeterminato) tecnologia, quindici matematica e fisica, quindici lettere, uno chimica, uno costruzioni (dovrà tuttavia spostarsi in provincia di Udine), uno scienze, uno scienze agrarie (a Cividale), uno geografia e otto lingua straniera (due, però, sono stati dirottati tra Trieste ed Udine).
L'ETÁPer la maggior parte si tratta di docenti giovani, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. La maggior parte sono donne, che andranno ad insegnare tra la scuola d'infanzia e la primaria, anche se non mancano le eccezioni: a 59 anni una docente è riuscita finalmente ad entrare in ruolo. Per la serie: meglio tardi che mai. «Notizie dell'ultima ora - spiega Antonella Piccolo, segretaria provinciale della Cisl scuola - fanno ipotizzare ulteriori immissioni in ruolo per la scuola dell'infanzia, poiché stanno pervenendo all'ufficio scolastico numerose rinunce di docenti già entrati in ruolo in altri ordini di scuola negli anni precedenti. Il calendario delle immissioni in ruolo proseguirà, dopo il 20 agosto, con le immissioni in ruolo da graduatorie ad esaurimento provinciali di Pordenone, ma l'ufficio scolastico non ha ancora ufficializzato le date». Le operazioni annuali di stabilizzazione dei precari si dovrebbero concludere con il personale Ata che sarà convocato entro fine agosto; ci potrebbero essere compensazioni a favore dei collaboratori scolastici essendo le altre graduatorie, in particolare quella degli assistenti amministrativi, insufficienti a coprire tutti i posti destinati alle immissioni in ruolo. «A questo proposito però evidenzia Piccolo - non abbiamo ancora dati ufficiali. A seguire ci saranno le nomine dei supplenti annuali». Le istituzioni scolastiche dovrebbero poter partire, quest'anno, con tutti i posti vacanti e disponibili coperti da personale di ruolo. Le lezioni cominceranno il 10 settembre.
Alberto Comisso
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Ultimo aggiornamento: 13:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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