Il passaggio a livello della vergogna: le segnalazioni dei residenti

Giovedì 31 Gennaio 2019 di Michelangelo Scarabellotto
Il passaggio a livello della vergogna: le segnalazioni dei residenti
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SACILE - Cavolano ha ospitato l'ultima assemblea organizzata dall'amministrazione comunale per ascoltare le segnalazioni dei residenti e fare il punto sulle opere pubbliche. Primo problema affrontato, quello delle lunghe attese al passaggio a livello di viale Lacchin, anche un'ora e mezza per vedere transitare due treni, con la gente che, spazientita - ha sottolineato GianPietro Poletto, presidente del Comitato spontaneo sorto per chiedere a Rfi il prolungamento del sottopasso pedonale interno alla stazione, scavalca le sbarre mettendo in pericolo la propria vita». 
 
L'ASSEMBLEAPoi i timori per che cosa succederà quando inizieranno i lavori, la ciclabile sulla quale sembra essere nuovamente calato il silenzio, tanto che dalla sala è emerso che «i cavolanesi interessati all'opera non hanno ancora ricevuto le lettere degli espropri». E ancora la velocità eccessiva in via Bertolissi, le necessità di segnaletica verticale in alcune vie, i tempi di attuazione dei lavori alla scuola primaria Grazie Deledda, la realizzazione del ponte che colleghi la via Campagnola alla Colonia Tallon, oltre che alcuni problemi riguardanti le manutenzioni ordinarie a strade e fossi: è questo il lungo elenco dei problemi sollevati nel corso dell'assemblea pubblica di Cavolano che ha riunito nella sala parrocchiale le comunità di Schiavoi, Cavolano, Topaligo e Vistorta. Si sono così conclusi gli incontri dell'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Spagnol, con le comunità delle sei zone in cui è diviso il territorio comunale.
IL PASSAGGIO A LIVELLOUn'assemblea oltre che numerosa anche partecipata, che ha messo a fuoco i problemi che assillano un territorio, quello a sud della linea ferroviaria. Ad accendere l'attenzione sul problema è stato un residente, Cusin, che ha chiesto i tempi di realizzazione del sottopasso, al quale ha risposto l'assessore Ceraolo indicandoli in 2,3 anni. Il presidente del Comitato, Poletto, ha puntato il dito sulle lunghe attese dietro le sbarre del passaggio a livello, così molte persone scelgono di scavalcarle (una decina nei giorni scorsi). Da qui la richiesta di intervenire con Rfi perché «si tratta di un problema di informatica che riguarda la stazione di Mestre». «Sono intervenuto, personalmente con le ferrovie - ha sottolineato il sindaco Spagnol -: mi hanno assicurato che si tratta di un problema di sicurezza sul quale non si può fare nulla». Poletto ha spostato il tiro su cosa succederà quando inizieranno i lavori, con la conseguente chiusura del transito che costringerà a lunghi giri verso il sottopasso di San Odorico. Ed è stato l'assessore Ceraolo a informare: «Con la terza appendice abbiamo autorizzato Rfi a utilizzare i contributi ancora giacenti, 200 mila euro, per la progettazione del ciclopedonale di viale Lacchin. Rfi - ha proseguito - si assume i costi per la regolazione della marcia dei treni, e questo accelera i tempi della sua realizzazione». L'assessore ha quindi reso noto di aver «ottenuto dalle ferrovie stesse, di mantenere, durante i lavori, un varco automatico che consenta il passaggio di ciclisti e pedoni. Inoltre - ha affermato - anche grazie al prezioso contributo che il sottosegretario Vania Gava ci dà da Roma, per quanto riguarda i tempi di realizzazione posso dire che il cammino sia burocratico che operativo procede». 
LA CICLABILESulla ciclabile dalla rotatoria della frazione fino alla bretella autostradale che la comunità attende da almeno 30 anni, sembra essere calato di nuovo il silenzio. Questa l'impressione che si è avuta dai residenti coinvolti nell'opera, che hanno detto di non aver ancora ricevuto le lettere riguardanti gli espropri. Ritardo che ha fatto sorgere il dubbio che l'iter burocratico si sia nuovamente bloccato e che i tempi promessi dall'assessore regionale Graziano Pizzimenti, nel suo intervento a Cavolano (inizio della primavera 2019, la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori e prima dell'inizio dell'estate, se non ci saranno ricorsi, l'apertura del cantiere), siano in pericolo. «Se l'opera fosse stata assegnata al Comune - ha detto Ceraolo - sarebbe già stata eseguita, così come avvenuto per il tratto di nostra competenza della ciclovia del Livenza da Villorba alla stazione, mentre del tratto che dovrebbe arrivare anche a Cavolano non si sa più nulla. 
LA SICUREZZASui problemi della sicurezza, il sindaco ha informato l'installazione di altri due lettori di targhe per identificare eventuali autovetture sospette e la prossima emissione del bando per ottenere il contributo per l'installazione di impianti di videosorveglianza nelle abitazioni, fino al massimo del 50%.
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