Minorenne si schianta con l'auto di mamma, così simula una rapina

Giovedì 7 Giugno 2018 di Paola Treppo
Minorenne si schianta con l'auto di mamma, così simula una rapina
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BRUGNERA (Pordenone) - Studente di 15 anni di Brugnera simula una rapina in casa per nascondere un incidente stradale fatto con la macchina della mamma che era parcheggiata nel giardino di casa, tra l'altro senza assicurazione. Il raggiro è stato scoperto in poche ore dai carabinieri della stazione di Sacile e del Norm della Compagnia di Sacile. Il giovane sarà segnalato per simulazione di reato, procurato allarme, omissione di soccorso a seguito di incidente stradale e guida senza patente.
 
L'incidente stradale 
Erano le 18.20 di ieri, mercoledì 6 giugno, quando è al Nue 112 è arrivata una telefonata che segnalava un incidente stradale a Brugnera, tra autovettura Audi, condotta da una ragazza di 28 anni, S.G., di Gaiarine (Treviso), e una altra auto condotta da una persona che, insieme a 2 passeggeri, dopo l’impatto era fuggita. Sul posto è arrivata l'aliquota Radiomobile della Compagnia di Sacile per i rilievi ed è emerso che il conducente della seconda auto, non aveva dato precedenza, andando a sbattere contro Audi. La conducente di Gaiarine era rimasta ferita, in modo lieve, ed è stata trasportata all’ospedale di Pordenone. 

La rapina in casa
Nella stessa giornata, intorno alle 18.40 circa è arrivata un'altra telefonata al Nue 112; in questo caso viene segnala una rapina in un condominio di Brugnera, a opera di due persone. Pare che, dopo aver rotto il vetro della porta finestra di ingresso, i malviventi abbiano picchiato con dei pugni il figlio minorenne della proprietaria dell’abitazione, rovistavano nei cassetti in cerca di beni di valore. 

Rubate anche le chiavi dell'auto
Nel bottino dei fantomatici rapinatori erano finite anche le chiavi dell’autovettura parcheggiata nel giardino retrostante; poi i ladri erano scappati. Sul posto era arrivata una pattuglia dei militari dell'Arma della stazione di Fontanafredda e i comandanti della stazione di Sacile, del Norm e del Radiomobile della Compagnia di Sacile.

I dubbi dei carabinieri 
Dal racconto del giovane, dalle sue condizioni di salute (non aveva lesioni compatibili col drammatico racconto), dal fatto che la macchina coinvolta nell'incidente era di proprietà della madre del giovane, i carabinieri hanno avuto subito dei dubbi sulla veridicità della dinamica riscontrando che poteva trattarsi, invece, di un raggiro per giustificare il coinvolgimento del minore nello stesso incidente stradale.

La confessione
Alle 20 il 15enne e i genitori sono stati invitati a presentarsi in caserma a Sacile per  formalizzazione della denuncia e per essere sentiti come persone informate sui fatti. Dopo un'oretta, messo alle strette dagli investigatori, il ragazzino ha confessato, alla presenza della mamma, di essersi inventato tutto.

La messa in scena 
Ha detto che nel pomeriggio, con due suoi amici, anche loro minorenni, aveva preso la macchina della mamma per fare un giro, rimanendo coinvolto in un incidente stradale. Per paura i tre erano poi scappati senza preoccuparsi dell’altra autovettura e della sua conducente. Tornando a casa a piedi, aveva pensato di inscenare un furto in abitazione da parte di ladri che poi erano allontanati a bordo della macchina della mamma. Per rendere ancor più veritiera la sceneggiata, il 15enne aveva pensato di mettere a soqquadro la casa, di rompere il vetro della porta finestra e poi dare l’allarme.
Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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