PORDENONE - Non è mai abbastanza l'attenzione nei confronti dei felini, soprattutto quando questi si moltiplicano: c'è bisogno di cibo, di un riparo, di pulizie, ma soprattutto di tempo da dedicare. E, naturalmente, di persone che riescano a ritagliarsi alcune ore per quello che è, a tutti gli effetti, volontariato. Così, i collaboratori di Gatta Biagina, l'oasi felina di Brugnera, cercano nuovi aiuti tramite le pagine Facebook dedicate al territorio. «Abbiamo bisogno di rinforzi per il turno della mattina - sostengono - e chiediamo tre ore settimanali di disposizione». Il lavoro è intenso in questo periodo.
«Servono le pulizie, che rappresentano il primo passo per la salute dei nostri mici ospiti». Ma ci sono anche altre necessità, come le visite dal veterinario, la somministrazione del cibo e dei medicinali ed il recupero di gatti e gattini in difficoltà. Oltre alla carenza di personale, incombe un altro problema: quello economico. «Stiamo gestendo oltre trenta gattini in questo periodo, senza contare le sei mamme ed i nostri soliti sessanta ospiti. Abbiamo tante spese, veterinario compreso». Al di là delle varie esigenze, l'oasi è ben organizzata, con persone che si dedicano allo sfalcio dell'erba, costruzione delle casette, potatura alberi e trasporto materiali ingombranti. Nata nel 2002, Gatta Biagina ha trascorso i suoi primi dodici anni a Villavarda, prima di essere trasferita qualche chilometro più in là, sempre nel territorio comunale. «L'amministrazione ci ha concesso un pezzo di terra per accudire i nostri animali» spiegano i volontari. Inoltre, l'oasi, da qualche anno, è affiliata all'associazione no profit Profauna Pedemontana che si occupa di salvare e sterilizzare animali abbandonati e maltrattati e di sfamare colonie del pordenonese.
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Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 15:36
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