PORDENONE- Sindaci sul piede di guerra. Il maltempo, che ha flagellato la Destra Tagliamento il 31 luglio, il 4 e il 17 agosto scorsi, ha causato danni ingenti tra alberi sradicati, strade allagate, cartellonista divelta, tetti di case scoperchiati e aziende agricole che, come nel caso di San Giorgio della Richinvelda, sono state messe in ginocchio da una violenta tromba d'aria. Nove i sindaci che, dopo aver chiesto alla Regione lo stato di calamità, non avendo ricevuto una risposta hanno preso carta e penna e, in maniera congiunta, scritto alla presidente Debora Serracchiani e agli assessori Paolo Panontin e Cristiano Shaurli. Una lettera con la quale i primi cittadini di Zoppola (Francesca Papais), Spilimbergo (Renzo Francesconi), San Giorgio della Richinvelda (Michele Leon), Pordenone (Alessandro Ciriani), Sacile (Roberto Ceraolo), San Martino al Tagliamento (Francesco Del Bianco), San Quirino (Gianni Giugovaz), Fontanafredda (Claudio Peruch; l'ente, ora commissariato, è affidato a Loris Toneguzzi) e Cordenons (Andrea Delle Vedove) hanno sollecitato gli amministratori regionali a sostenere economicamente soprattutto i privati e le aziende rimasti danneggiati dal fortunale.
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